La Regione intende convocare Just Eat, per cercare di tutelare i diritti acquisiti dei 49 riders in procinto di restare senza lavoro e prospettive a Bologna dopo la chiusura dell’appalto con Food Pony (il servizio cessa ufficialmente domani). Da collaboratori coordinati e continuativi quali erano, Just Eat sarebbe infatti disposta a offrire loro collaborazioni occasionali e a cottimo, condizioni peggiori e diverse rispetto a quelle del precedente contratto.
Oggi pomeriggio, il presidente Stefano Bonaccini e l’assessore alle Attività produttive, Palma Costi, hanno incontrato in Regione una rappresentanza di Riders Unions, che sta condividendo la protesta e le rivendicazioni dei 49 lavoratori, e di Cgil e Uil (presenti anche a nome della Cisl).
“Abbiamo voluto capire quale sia la situazione, che è estremamente delicata, con ripercussioni non solo a livello locale- spiegano il presidente Bonaccini e l’assessore Costi-. Servono, indubbiamente, correttivi legislativi sul piano nazionale. Noi, però, intanto facciamo da subito la nostra parte, visto che si sono create le condizioni per provare a convocare subito Just Eat e capire la reale disponibilità a un confronto e a una riconsiderazione delle proposte avanzate. E ci muoveremo insieme al Comune di Bologna, con l’assessore Marco Lombardo”.
“Vogliamo avviare un dialogo con l’azienda- concludono Bonaccini e Costi- partendo da un presupposto per noi irrinunciabile: in generale, certo, ma soprattutto qui in Emilia-Romagna la dignità dei lavoratori e il mantenimento dei diritti è un fatto essenziale, dal quale non si può derogare”.