Sul progetto della strada tangenziale di Rubiera e Villa Bagno, la posizione dell’Amministrazione comunale è chiara da tempo. L’atto più recente in tal senso è una comunicazione inviata a firma del sindaco di Reggio Emilia, al sottosegretario del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il 19 luglio scorso.
Nel dibattito sul miglior tracciato della tangenziale di Rubiera, va chiarita fin da subito la nostra posizione sull’opera più complessiva della Campogalliano-Sassuolo: opera strategica che va realizzata, il prima possibile, a beneficio del sistema infrastrutturale di Area vasta. In egual misura, va risolto il problema storico della viabilità sulla Via Emilia, in attraversamento all’abitato di Rubiera e Bagno. In questo contesto, la tangenziale di Rubiera e Bagno si prone come una delle opere di ‘adduzione’, previste nel più ampio progetto Campogalliano-Sassuolo.
Abbiamo sempre sottolineato che il tracciato storico previsto dal Prg 1999 non ci soddisfa nell’attraversamento delle frazioni di Bagno e Corticella, a maggior ragione alla luce delle evoluzioni che quel territorio ha avuto negli anni recenti. Mi riferisco in particolare al rinnovamento e allo sviluppo del nuovo plesso scolastico di Bagno, con cui la tangenziale, se posta a sud della Via Emilia, potrebbe interferire.
Riteniamo che la nuova opera viaria rischi di alterare pesantemente l’unitarietà della frazione di Bagno e Corticella, oltre a intaccare il tessuto dei campi agricoli a sud della Via Emilia.
Per questi importanti motivi, senza alcuna volontà di mettere in discussione la valenza strategica dell’opera infrastrutturale nel suo complesso, abbiamo sempre chiesto un miglioramento del tracciato a sud.
Va anche detto che in tutti questi anni è sempre stato confermato, nelle sedi ufficiali, che non era possibile contemplare una strada a nord e che il confronto era limitato a valutare soluzioni differenti a sud.
D’altra parte, non trattandosi di un’opera pubblica di valenza comunale, non è nelle nostre prerogative e competenze apporre modifiche al tracciato in maniera unilaterale, ovvero convocare e gestire Tavoli tecnici destinati a valutare e realizzare tracciati alternativi. Essendo infatti l’opera di rilevante interesse nazionale, esiste un soggetto promotore responsabile di progetto e realizzazione, la cui attuazione prescinde dalla nostra competenza pianificatoria.
In qualità di membri partecipanti della Conferenza dei Servizi, tuttavia, chiederemo di sviluppare tutte le possibili soluzioni tecniche alternative anche a nord, eventualmente individuando ‘stralci’ del tracciato a sud, che siano funzionali all’abitato di Rubiera, senza impattare sul terreno agricolo in comune di Reggio Emilia, per poterne valutare in maniera condivisa, chiara e trasparente punti di forza e di debolezza, al fine di scegliere la migliore soluzione possibile per i cittadini e i territori.
Lo faremo a partire già dal prossimo incontro previsto per il 22 ottobre al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dove è stato convocato un Tavolo tecnico per discutere nello specifico del progetto definitivo della variante di Rubiera.
Nessuno vuole tirarsi fuori dalla necessità di risolvere un problema serio di congestione del traffico in quel tratto della Via Emilia, ma non vogliamo nemmeno accettare in maniera aprioristica una soluzione, senza poterne valutare tutte le possibili alternative in termini di impatto ambientale, sanitario, sociale ed economico.
(Alex Pratissoli, vicesindaco e assessore a Rigenerazione urbana e Area vasta Comune di Reggio Emilia)