La quarta edizione di Modena Smart Life, il festival che in questi anni è cresciuto non solo per numero di eventi, ospiti, partner e sedi, ma caratterizzandosi sempre più anche in termini di contenuti, è volta al termine registrando un buon successo anche in termini di partecipazione di pubblico.
La tre giorni dedicata alla cultura digitale, che ha visto alternarsi cento eventi con 70 relatori in quattro luoghi simbolo della città di Modena – la Fondazione San Carlo, la Galleria Europa, il Laboratorio Aperto e Ago fabbriche culturali – si è conclusa con un ospite internazionale, il “futurista”, pensatore e visionario Gerd Leonhard che ha tenuto la Lectio Magistralis “Tecnology vs Umanity”, in una gremita chiesa di San Carlo.
Il tema di quest’anno, Intelligenza artificiale, è stato declinato al plurale: si sono sondate le diverse soluzioni attraverso le quali è possibile produrre e impiegare IA; sono stati analizzati i campi, attuali e possibili, di applicazione; sono state illustrati e analizzati gli effetti, talvolta controversi, sia dal punto di vista operativo che di natura etico e sociale, legati all’utilizzo dell’intelligenza artificiale.
“Modena Smart Life è sempre di più un festival “della” e “sulla”, non semplicemente “di”, cultura digitale – commenta Giuliano Albarani, presidente della Fondazione San Carlo – all’interno del quale convivono da un lato l’illustrazione e la valorizzazione dell’innovazione tecnologica, dall’altro la riflessione competente su cambiamenti e implicazioni, di ordine economico, sociale e culturale, sottesi all’innovazione stessa”.
Nell’introdurre la Lectio Magistralis di Gerd Leonhard, domenica 29 settembre, è stato annunciato in anteprima anche il tema del festival per il 2020, che sarà “Network..Vivere nelle reti”.
Leonhard ha subito commentato: “E’ certamente un tema molto attuale, che riguarda ognuno di noi. Più ci connettiamo e più dobbiamo proteggere ciò che ci rende umani. In un mondo totalmente in rete, è la nostra umanità a differenziarci, non la nostra tecnologia”.
“Oggi e in futuro siamo nella rete, siamo rete – ha aggiunto Ludovica Carla Ferrari, assessora alla Smart City del Comune di Modena – e nell’edizione 2020 di Modena Smart Life parleremo del futuro dei social network, di reti tecnologiche e della connettività, di reti ecologiche ed economiche. Il nostro è un festival che indaga la vita umana e la tecnologia a 360 gradi, cercando di sondare ogni aspetto con interesse per ogni fascia d’età. Con la biologia e le neuroscienze, la sociologia, l’ingegneria e l’economia ci occuperemo di formazione, lavoro, politica, diritti umani e tempo libero”.
“Modena, in quanto comunità e territorio che partecipa già da ora alle dinamiche e ai cambiamenti prodotti dalla quarta rivoluzione industriale, quella digitale – ha concluso Giuliano Albarani – esce più informata e più consapevole dalla tre giorni di Smart Life e dalla salutare immersione nel futuro-presente che il festival ha determinato. L’edizione 2020 di Modena Smart Life, in ideale sinergia e complementarità con il prossimo Festival Filosofia sulle “Macchine”, sarà dedicata al tema-parola “Network”. Negli ultimi due decenni il paradigma del network, della “rete” è diventato sempre più influente su numerosi terreni della ricerca scientifica, delle dinamiche produttive e della vita individuale e sociale”.
La presenza di tale modello è pervasiva e riguarda ambiti diversi. Basti pensare, per esempio, ai laboratori scientifici, all’interno dei quali lavorano decine, se non centinaia, di ricercatori che si scambiano informazioni e risultati in tempo reale. Ma anche alle attuali reti tecnologiche – centrali nelle forme di produzione, nella comunicazione, nella cura sanitaria, nelle gestioni finanziarie, nei servizi amministrativi e nei percorsi di formazione – senza le quali la nostra vita quotidiana, sia professionale che privata, sarebbe impossibile da organizzare. Allo stesso modo, la rete costituisce il modello principale anche della comunicazione sociale e politica delle società occidentali, non più diretta da agenzie di opinione dotate di autorità ‘superiore’ (dai partiti ai grandi media), bensì prodotta da reti di varia natura (istituzionali, formali, informali ecc.) che interagiscono con esiti culturali e ideologici spesso imprevedibili.
Il Festival (www.modenasmartlife.it) è promosso dal Comune di Modena insieme a Fondazione San Carlo, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, Democenter e Laboratorio Aperto di Modena con il sostegno di Bper Banca e la partecipazione di Vodafone.