Viene restituita ai fedeli e alla intera comunità modenese la chiesa di San Cataldo, santuario mariano della Beata Vergine del Murazzo, il cui edificio era stato danneggiato dal terremoto del 20 e 29 maggio 2012. Oggi l’inaugurazione e la riapertura al culto con la Messa solenne celebrata dall’Arcivescovo Abate di Modena-Nonantola, monsignor Erio Castellucci, presente l’assessore regionale alle Attività produttive e delega alla Ricostruzione, Palma Costi.
Per la realizzazione dell’intervento di riparazione con rafforzamento locale, la chiesa di San Cataldo, Santuario della Beata Vergine del Murazzo, è stato finanziato completamente dalla Regione con 400 mila euro. Inoltre, nel 2014 e 2016 l’edificio è stato anche oggetto di opere provvisionali (interventi urgenti di messa in sicurezza) per oltre 161 mila euro, sempre di risorse regionali, che hanno garantito la salvaguardia del bene.
Per riportare l’edificio religioso all’antico splendore, sono stati realizzati interventi di riparazione con rafforzamento locale per il consolidamento della copertura, dei cordoli, del timpano in facciata e delle volte (riparate e successivamente rinforzate con fibra di vetro).
“Nella ricostruzione abbiamo prestato molta attenzione a tutti gli edifici pubblici ed a quelli ad uso pubblico come le chiese per ciò che rappresentano per la comunità. E per questo siamo molto orgogliosi di aver contribuito a ridare ai cittadini e ai fedeli un luogo simbolo della loro comunità – afferma l’assessore regionale Costi -. La riapertura al culto è anche la testimonianza del buon lavoro di squadra di tecnici, amministratori e istituzioni religiose”.
La storia
L’attuale chiesa è stata costruita nella seconda metà del XIX secolo e ha sostituito due chiese più antiche una del 1200 l’altra del 1500 che vennero demolite entrambe. La chiesa attuale è in stile gotico a tre navate e presenta l’assetto originario. All’interno della chiesa è conservata la venerata immagine della “Madonna del Murazzo”.