Ridurre il rischio di aggressioni sul luogo di lavoro per medici, infermieri e operatori sanitari, a partire dai reparti psichiatrici e dai Pronto soccorso – le aree che risultano maggiormente esposte – ma senza tralasciare alcun servizio e nessuna struttura sanitaria: un obiettivo a cui Regione e sindacati continuano a lavorare insieme.
È di ieri pomeriggio l’incontro, in viale Aldo Moro, tra l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, e le Organizzazioni sindacali, nel quale è stato ribadito l’impegno comune per contrastare con tutti gli strumenti possibili gli episodi di aggressione al personale sanitario. Le Regione è disponibile ad investire le risorse finanziare necessarie, proseguendo gli investimenti fatti negli anni passati dalle Aziende sanitarie nel settore della sicurezza.
Per raggiungere questo obiettivo non si parte da zero. I Servizi della Regione sono già al lavoro per la definizione di Linee di indirizzo che saranno condivise ed aperte al contributo delle Organizzazioni sindacali, con uno specifico obiettivo: rafforzare le azioni già introdotte dalle Aziende sanitarie in tema di sicurezza e vigilanza e mettere a sistema per il prossimo triennio una serie di interventi (tecnologici, strutturali, organizzativi e di formazione), uniformi in tutte le strutture sanitarie della regione, a partire da quelle a maggior rischio, per contrastare e contenere il fenomeno delle aggressioni. E in questa direzione il contributo che potrà arrivare dalle Organizzazioni sindacali sarà molto importante.
“Lavoriamo con un obiettivo comune- sottolinea l’assessore Venturi- perché è chiaro che il fenomeno va fronteggiato con tutti i mezzi possibili, per rispettare la dignità non solo del personale, ma anche dei cittadini, che hanno diritto di lavorare e di frequentare le strutture sanitarie con la massima tranquillità. Ma non partiamo adesso: le Aziende sanitarie sono già al lavoro su più fronti, a partire dal potenziamento delle attività di vigilanza e dei sistemi di sicurezza, e con progetti virtuosi e innovativi che sembrano funzionare, come l’inserimento di personale volontario nelle sale d’attesa del Pronto soccorso. E proprio sul rinnovamento e il potenziamento dei Pronto soccorso- aggiunge l’assessore- abbiamo fortemente investito, con un piano ad hoc che stanzia per il solo 2019 7 milioni di euro per l’assunzione di nuovo personale medico e infermieristico. E continueremo a farlo a tutela della qualità del Servizio sanitario pubblico e dei suoi operatori”.
Da parte della Regione è stato anche ribadito l’impegno a destinare risorse per la formazione volontaria degli operatori, con corsi specifici per la prevenzione all’aggressività dei pazienti. Sempre assieme alle Organizzazioni sindacali, si lavorerà inoltre per una campagna di comunicazione e sensibilizzazione rivolta ai cittadini.