A seguito di indagini delegate dalla locale autorità giudiziaria, la Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Reggio Emilia ha svolto in questi giorni accertamenti sulla somministrazione di alcool a minorenni in esercizi pubblici.
Gli atti compiuti dagli operatori di polizia sono tutti relativi a minorenni che hanno fatto accesso al pronto soccorso in seguito ad indigestione di sostanze alcooliche. Nei mesi scorsi sono stati ascoltati alcuni dei minorenni che, come comunicato dalla locale A.S.L. hanno fatto accesso presso le strutture di Pronto Soccorso della Provincia di Reggio Emilia con segni di intossicazione da alcool. L’escussione dei minori è stata effettuata anche subdelegando la Divisione Polizia Amministrativa della Questura di Parma.
“Uno dei minori ascoltati – riferisce una nota della Questura – ha riferito di aver acquistato alcoolici in un negozio di Parma e di averli consumati, nella serata del 15 settembre 2018 all’esterno di un Circolo ARCI a Taneto di Gattatico, di essersi successivamente sentito male e di aver ripreso poi lucidità nei locali del Pronto Soccorso di Montecchio Emilia.
Gli altri minori – prosegue la Questura – hanno invece tutti riferito di aver consumato alcool nella serata del 15 settembre 2018 all’interno del predetto circolo. Due ragazzi avevano un’età compresa tra i 16 e i 18 anni mentre un terzo aveva meno di 16 anni”.
Per il minore di 16 anni è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria il titolare e legale rappresentante del Circolo, un 60enne originario di Sant’Ilario D’Enza e residente a Reggio Emilia, per violazione dell’art. 689 c.p., per la somministrazione di bevande alcooliche a minori, in quanto in veste di presidente e legale rappresentante del circolo ha omesso di adottare tutte le cautele necessarie al fine di evitare la somministrazione di bevande alcooliche a minorenni.
Per la somministrazione di alcool agli altri due minori con età compresa tra 16 e 18 anni, sano state emesse due sanzioni amministrative contestate a B.C. per un totale di 1000 euro, per violazione dell’art. 14 ter Legge n. 125 del 2001.