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Rosaria che non riesce a fare il tirocinio

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Nelle ultime settimane sono diverse le persone che si sono rivolte agli Sportelli della Federconsumatori di Modena dopo aver verificato l’inutilità pratica dei corsi di formazione per operatore socio assistenziale o assistente agli anziani, tenuti da centri di formazione privati, spesso con modalità on line.

Spesso si tratta di disoccupati, sono tutte donne, in prevalenza straniere.

E’ il caso di Rosaria (ma le storie sono tutte molto simili), una disoccupata che ha pagato ratealmente 2500 euro per un corso on line; poco prima di dare un “esame”, sempre online, ha scoperto che era compito suo ricercare il soggetto che l’avrebbe ospitata per il tirocinio previsto nel contratto. Ha quindi trascorso alcune settimane in giro per le strutture che ospitano anziani nella provincia di Modena, apprendendo che il titolo che stava per conseguire non era spendibile nemmeno per un tirocinio.

Federconsumatori di Modena raccomanda la massima attenzione prima di procedere all’iscrizione a questi corsi, che non rilasciano in nessun modo l’attestato e la qualifica di Operatore Socio Sanitario, come a volte si lascia ambiguamente intendere.

Non si tratta solo di una “truffa delle etichette”, poiché per poter accedere a posti di lavoro presso strutture pubbliche è indispensabile essere in possesso del titolo di Operatore Socio Sanitario; un titolo che viene rilasciato al termine di un corso, sempre a pagamento, ma tenuto da Enti che hanno ottenuto l’accreditamento presso la Regione e che prevedono un percorso di formazione dalla durata di 900 ore, di cui 300 ore vengono svolte come tirocinio in ambito sanitario.

Non solo: le qualifiche ottenute con i corsi per assistente socio assistenziale rendono difficile accedere anche alle strutture private che si occupano della cura degli anziani, poiché queste ultime sono tenute ad assumere in una percentuale elevata personale con qualifica di operatore socio sanitario.

Quindi è necessaria tanta attenzione, ed è indispensabile rivolgersi per informazioni a soggetti competenti; non ci si può fidare di cose dette, solitamente a voce, da soggetti interessati soltanto a far crescere un business discutibile, che per Federconsumatori dovrebbe essere contrastato.