Si trovava a camminare lungo via Matteotti quando si è vista rivolgere da alcuni ragazzi pesanti “apprezzamenti” sul suo fondo schiena. Uno dei giovani, in sella ad una bicicletta, incrociato lo sguardo della donna incominciava a toccarsi i genitali. Pochi istanti dopo la donna veniva raggiunta da dietro dal ragazzo in bicicletta che le palpava il fondoschiena. La tradizionale “palpata” di sedere, come la cosiddetta “mano morta”, oltre a costituire una forma ancora abbastanza praticata di arroganza e di spregio verso l’altro sesso, rappresenta un reato, anche se raramente le vittime lo denunciano. Nel caso in specie, però, la 29enne reggiana molestata si è rivolta ai carabinieri di Sant’Ilario d’Enza, formalizzandola denuncia a carico del molestatore, dileguatosi dopo la palpata.
Una fuga che tuttavia non ha garantito l’impunità al giovane, infatti le indagini dei carabinieri ne hanno permesso l’identificazione e la denuncia. Con l’accusa di violenza sessuale i militari di Sant’Ilario d’Enza hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia un giovane 19enne residente a Gattatico.
La vittima, una 29enne reggiana, era intenta a camminare lungo via Matteotti di Sant’Ilario d’Enza quando si è imbattuta in un gruppetto di giovani ragazzi, risultati estranei alla condotta delittuosa del 19enne, che al passaggio della donna le hanno rivolto “apprezzamenti” sul suo fondo schiena. La donna voltatasi si imbatteva nello sguardo di un giovane in sella ad una bici che rivolgendole lo sguardo incominciava a toccarsi i genitali. Ripreso a camminare la donna veniva avvicinata alle spalle dallo stesso giovane che dopo averle palpato il fondo schiena si dileguava sempre in sella alla bicicletta. Sebbene riuscito a fuggire non si è assicurato l’impunità: La donna ha subito chiamato il 112 che ha inviato sul posto una pattuglia della stazione dei carabinieri di Sant’Ilario d’Enza. I militari appresi i fatti, poi dettagliati in una denuncia che la donna ha formalizzato in caserma, partendo dalla descrizione del giovane e dall’escussione di alcuni testimoni presenti, tra cui i ragazzi che avevano rivolto apprezzamenti alla donna, sono riusciti a indirizzare le attenzioni investigative nei confronti di un 19enne di Gattatico nei cui confronti acquisivano incontrovertibili elementi di responsabilità, tra cui il riconoscimento ad opera della vittima, in ordine al reato di violenza sessuale per la cui ipotesi delittuosa lo stesso 19enne, incensurato, veniva denunciato.