Sono 12 le telecamere della videosorveglianza cittadina che sono state danneggiate durante le manifestazioni di protesta che si sono svolte nel pomeriggio del 25 aprile a Modena con l’evidente scopo di impedire le riprese del corteo da parte delle forze dell’ordine. Dai rilievi effettuati dalla Polizia municipale, inoltre, sono oltre un centinaio le scritte ingiuriose e gli imbrattamenti di edifici pubblici e privati sulle strade del percorso della manifestazione.
Nelle strade indicate dalla Questura non erano presenti auto in sosta: grazie ai divieti collocati nei giorni precedenti sono state necessarie solo due rimozioni di veicoli da parte della Polizia municipale, presente sul percorso con una trentina di operatori con compiti di viabilità e controllo della circolazione delle aree interessate dal corteo.
Tecnici comunali e volontari sono al lavoro dalla serata di giovedì per pulire e sistemare le aree deturpate. I lavori proseguiranno anche nei prossimi giorni.
Non tutte le telecamere, imbrattate dai manifestanti con vernice rossa abrasiva, hanno recuperato la piena funzionalità. In alcuni casi sarà necessario smontarle per poterle pulire in maniera adeguata, sostituendo anche alcune calotte dei dispositivi. Solo per questi interventi sull’apparato di videosorveglianza si prevedono costi intorno ai 10 mila euro.
Per le pulizie degli edifici da scritte e imbrattamenti, invece, i costi sono di difficile valutazione. Per i materiali si stimano alcune migliaia di euro, mentre il lavoro dei tecnici comunali e dei volontari non viene quantificato. In alcuni casi, inoltre, in edifici storici e monumenti, si dovrà valutare se, oltre alla semplice pulizia, è necessario un intervento di restauro da parte di tecnici specializzati.
Il sindaco Gian Carlo Muzzarelli sui vandalismi in città in occasione delle manifestazioni del 25 aprile:
“Al Ministro Salvini va senz’altro la mia solidarietà umana per le offese e le minacce degli anarco-insurrezionalisti, ma sul piano politico non posso tacere il mio disappunto e la contrarietà per la gestione dell’ordine pubblico in città. Venga pure a Modena, l’on Salvini, ma, prima di girare l’Italia per fare campagna elettorale, sarebbe meglio che svolgesse il suo dovere di Ministro dell’Interno e responsabile dell’ordine pubblico, dando alle Questure gli uomini e le direttive giuste per evitare quanto è accaduto ieri a Modena.
La città, che ha celebrato il 25 Aprile con una grande partecipazione alle manifestazioni istituzionali e agli spettacoli, è stata poi quasi ostaggio di facinorosi violenti, che hanno danneggiato e imbrattato beni pubblici e privati, senza un’adeguata reazione delle forze dell’ordine.
Le dichiarazioni della Questura, non so quanto rispondenti a direttive dall’alto, secondo le quali non sarebbe accaduto nulla di grave, sono sconcertanti e inaccettabili. Anche la tesi che i cortei di questo genere non si possono spostare o vietare, dopo i tanti esempi di turbativa dell’ordine pubblico, non regge più. E’ ora di girare pagina.
Questi imbecilli e delinquenti non hanno nessuna vera idea da manifestare: solo la violenza che, anche se si tingono di rosso, li accomuna ai fascisti di sempre. E sono venuti a Modena da tutt’Italia solo per rovinare la festa del 25 Aprile di una città medaglia d’oro per la Resistenza.
Chi sparla, sui social e sulla stampa, di vicinanza di questa gentaglia alla sinistra è soltanto un provocatore con la testa alle prossime elezioni. A chi continua a pensare che sia il sindaco a comandare polizia e carabinieri, ricordo ancora una volta che le forze dell’ordine dipendono dal Governo e che il Ministro dell’Interno si chiama Matteo Salvini.
L’offesa al monumento di un carabiniere partigiano e agli altri carabinieri caduti, al monumento alle Foibe, le minacce offensive al Ministro Salvini e l’imbrattatura di una sede del PD sono la prova evidente non solo della confusione ideologica e del vuoto ideale di questi mestatori, ma la conferma che il loro vero scopo è alimentare paura e insicurezza.
Ripareremo rapidamente i danni e puliremo la città. Abbiamo già cominciato ieri sera, anche di persona, cancellando per prime le scritte contro Salvini. A nome di tutti i cittadini di Modena presenteremo la denuncia per i danni al patrimonio pubblico e privato. Il conto lo presenteremo ai responsabili, che chiediamo siano rapidamente individuati, processati e condannati, senza indulgenza alcuna”.