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Coop Alleanza 3.0: dopo l’accordo nazionale sulla gestione degli esuberi oggi la prima assemblea con i lavoratori modenesi

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Si è tenuta oggi la prima assemblea sindacale dei dipendenti degli uffici amministrativi e commerciali modenesi di Coop Alleanza 3.0, dopo la firma lo scorso 29 marzo dell’accordo nazionale tra sindacati e direzione aziendale per la gestione dei 500 esuberi (inizialmente erano 700) dichiarati dalla proprietà a inizio anno su tutte le sedi del territorio nazionale.

L’11 marzo 2019 Coop Alleanza 3.0 ha infatti aperto la procedura di licenziamento collettivo per 507 lavoratori dell’area amministrativa/commerciale a seguito della fusione di Coop Adriatica, Coop Estense, Coop Nord Est e Centrale Adriatica, procedura esperita appunto con l’accordo siglato con Filcams/Cgil, Fisascat/Cisl e Uiltucs/Uil il 29 marzo che scongiura i licenziamenti e prevede di gestire gli esuberi con ricollocazioni e adesioni volontarie incentivate all’esodo.

“All’assemblea di stamattina – spiega Filcams/Cgil Modena – erano presenti tanti lavoratori, circa 250, e a loro sono stati presentati i criteri e le misure per la gestione degli esuberi condivisi nell’accordo che prevedono innanzitutto la ricollocazione in punti vendita entro una distanza massima di 50 km con la possibilità per i lavoratori a cui venga proposta una ricollocazione oltre 30 km da casa, di aderire all’incentivo volontario all’esodo di 40 mila euro lordi per i quarti livelli full time. All’incentivo volontario all’esodo può aderire in maniera prioritaria anche chi matura i requisiti pensionistici entro il 31.12.2023.

Con questo accordo la Cooperativa si impegna ad adibire, entro 3 anni, tutti i lavoratori ricollocati a mansioni corrispondenti al loro livello di inquadramento. La ricollocazione potrà avvenire anche presso società partecipate o controllate e/o aziende terze.
Tutta la procedura di ricollocazione e/o di incentivo all’esodo si concluderà entro il 31.12.2020.

L’accordo nazionale del 29 marzo prevede l’attivazione di confronti territoriali tra sindacati e direzione aziendale per verificare che vengano rispettati e attuati i criteri definiti nell’accordo stesso”.

“I Sindacati durante l’assemblea di stamattina con i lavoratori – prosegue Filcams/Cgil – si sono perciò impegnati a riportare alla direzione aziendale locale in tempi molto brevi le problematiche e le richieste emerse, con particolare riferimento alle garanzie per chi verrà ricollocato presso società terze, alle tempistiche con le quali verranno attuati i ricollocamenti e alle tempistiche per presentare le adesioni a ricollocazioni o uscite incentivate.

Pur preoccupati dalla procedura di esuberi che li vede coinvolti, molti lavoratori hanno dimostrato stamattina di aver compreso che le misure che si metteranno in atto, saranno funzionali a garantire un recupero della competitività aziendale e la stessa continuità occupazionale. Non sono però mancate critiche su alcune scelte gestionali e organizzative della Cooperativa che hanno determinato negli anni perdite di quote di mercato e di competitività. Per questo le organizzazioni sindacali terranno alta l’attenzione non solo sulla riorganizzazione del personale amministrativo, ma complessivamente sulla situazione aziendale di Coop Alleanza 3.0”, conclude Laura Petrillo, segretario Filcams/Cgil Modena.