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Dalla Regione i fondi per i progetti di restauro e valorizzazione di Villa Sorra e la Rocca dei Bentivoglio

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Villa Sorra a Castelfranco Emilia, e il complesso della Rocca dei Bentivoglio di Bazzano, nel comune di Valsamoggia, nel bolognese: due gioielli del patrimonio artistico e culturale dell’Emilia-Romagna che torneranno alla loro bellezza originaria, grazie a interventi di ripristino, e valorizzate al meglio con nuove attività per la fruizione di cittadini e turisti. I due progetti per il rilancio delle strutture si sono infatti classificati primi in graduatoria nell’ambito di un bando regionale, destinato ai Comuni, per iniziative di restauro di particolare interesse culturale dal costo superiore ai due milioni di euro.

La Regione Emilia-Romagna destina così 3,9 milioni di euro ai due interventi in base alla legge n.40 del 1998, che concede contributi a progetti di particolare rilevanza culturale del territorio regionale. Sono stati finanziati con 3 milioni di Fondi europei e con risorse regionali pari a 906 mila euro. L’atto che formalizza l’esito del bando e l’assegnazione dei fondi è stato approvato dalla Giunta regionale nel corso dell’ultima seduta.

I due progetti (su 8 presentati) hanno corrisposto al meglio ai criteri di priorità stabiliti, sia per la presenza di elementi identitari fortemente significativi per la comunità, in grado di aumentare la capacità di attrazione e innescare processi di qualificazione e rivitalizzazione del territorio; sia per l’integrità del complesso monumentale rispetto al progetto e alla funzione originaria, oltre al legame con il contesto territoriale paesaggistico-ambientale.
Per l’intervento di restauro e valorizzazione del compendio di Villa Sorra, del costo complessivo di 5.244.786 euro, la Regione ha stanziato 3 milioni di euro, mentre per il restauro e la valorizzazione del complesso della Rocca dei Bentivoglio, del costo totale di 2.060.000 euro, sono stati assegnati 906 mila euro.


Il progetto Villa Sorra: Saperi e sapori
Il complesso Villa Sorra, di origine settecentesca, è testimonianza emblematica di come la “vita in villa” coabitasse con l’importante produzione agricola del territorio. Oltre alla villa, comprende le scuderie, la serra/limonaia, il giardino storico e la Cavallerizza: un percorso circolare di 140 metri di diametro circondato da un doppio filare di platani per il transito delle carrozze dirette alla struttura. Il giardino di villa Sorra è l’elemento di maggior pregio del complesso, esempio di giardino romantico dell’Ottocento estense e da molti ritenuto il più importante parco informale presente in Emilia-Romagna. Villa Sorra rappresenta un unicum culturale e paesaggistico a forte vocazione agricola con grandi potenzialità anche turistiche. Viene gestita in forma associata dai Comuni di Castelfranco Emilia, in qualità di capofila, Modena, Nonantola e San Cesario sul Panaro.

Il progetto di rilancio punta a creare un centro per la presentazione e rappresentazione interattiva ed esperienziale delle produzioni di qualità ed eccellenze territoriali, come porta di ingresso del Distretto del Cibo Modenese; per la formazione di competenze specialistiche, sviluppo della ricerca, nonché per l’agricoltura sperimentale in un’ottica di futuro sostenibile, per l’approfondimento e la promozione della cultura enogastronomica, agro-rurale, paesaggistica nonché storico-architettonica. Infine, per farlo diventare un luogo di riflessione e confronto in merito ai temi agroalimentare ed enogastronomico e al contesto paesaggistico-territoriale, in un’ottica di sostenibilità complessiva.

Oltre a ciò, diventerà museo della “vita in villa” del periodo estense, con possibili utilizzi espositivi e concertistici, elegante sede di rappresentanza per convegni e ricevimenti sia pubblici che privati.
Il progetto prevede inoltre l’attivazione di un sistema di relazioni e partnership con soggetti pubblici e privati che operano nel territorio modenese, come l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, l’Istas Spallanzani, la Camera di commercio di Modena.
Il primo stralcio oggi finanziato, e sostenuto con il contributo della Regione Emilia-Romagna di 3 milioni di euro, e comprende interventi di riqualificazione, messa a norma e in sicurezza della Villa, della Serra, del giardino storico e del parcheggio. Il secondo e ultimo stralcio, riguarderà interventi sulle scuderie, il percorso della Cavallerizza e il parcheggio.

 

Il complesso monumentale della Rocca dei Bentivoglio. La casa della Cultura di Valsamoggia (Bo) 
Il progetto “Casa della Cultura di Valsamoggia” riguarda il complesso monumentale della Rocca dei Bentivoglio di Bazzano, composto dalla Rocca, dalle mura, dalla Torre dell’Orologio, dalla Chiesa di Santo Stefano, dalla scalinata e dall’oratorio del Rivellino.
All’interno della Rocca attualmente ha sede il Museo civico archeologico “Arsenio Crespellani” e la scuola di musica “G. Fiorini”, una mediateca, sale espositive e per convegni. Il cortile interno e la Sala dei Giganti vengono utilizzati anche per la realizzazione di concerti, spettacoli teatrali, performances artistiche, mantenendo coerenza con la forte connotazione storica e culturale dell’edificio.
Obiettivo dell’intervento è quello di accentuare la vocazione culturale del complesso monumentale di Bazzano, esaltandone la sua importanza sia da un punto di vista storico, che di crescita delle attivita culturali ospitate all’interno del complesso.

La proposta prevede il recupero dell’ultimo piano della Rocca dei Bentivoglio (open space) per la realizzazione di una pinacoteca nella quale accogliere le collezioni d’arte del territorio, una sala espositiva in cui realizzare mostre in collaborazione con il Museo d’arte moderna di Bologna (MamBo) e con l’Accademia di Belle Arti di Bologna (tramite accordo), potenziare l’esposizione museale in modo da implementare la raccolta archeologica con i nuovi ritrovamenti fatti a Valsamoggia, in occasione del cantiere della Nuova Bazzanese (a Pragatto e lungo la via Cassola) e con una nuova sezione dedicata alla storia del Novecento (attualmente la collezione si ferma al periodo Risorgimentale). Ancora: due nuove aule didattiche per accrescere il numero di classi che possono fruire dei percorsi collegati sia al museo sia alla nuova sezione artistica. Questa parte prevede anche, come attivita complementare, la sistemazione degli intonaci della corte interna della Rocca e di affreschi esterni.

Inoltre, sono previsti dal progetto il recupero degli interni della Torre dell’Orologio, con messa in sicurezza della scalinata per la fruizione da parte del pubblico, la sistemazione di alcune parti delle mura e del piazzale esterno della Rocca per la realizzazione di attivita di spettacolo ed intrattenimento; la sistemazione della scalinata del Rivellino, che funge da collegamento tra la piazza di Bazzano e la Rocca.