A meno di sette giorni dalla chiusura delle domande per il pensionamento anticipato secondo le modalità di ‘quota 100’ nel mondo della scuola si contano già 8.525 domande tra cui 7.047 da parte di insegnanti, 1.290 da parte del personale Ata, 188 da parte di presidi.
Numeri che si aggiungono alle domande di pensionamento già presentate secondo lo scivolo della Fornero, portando il totale tra i 40 e i 45 mila posti che si libereranno e dovranno dunque essere rimpiazzati equamente distribuiti su tutto il territorio nazionale. Sulla carta, addirittura, la stima era doppia, visto che si prevedeva un massimo di 70 mila insegnanti che nel corso di quest’anno potrebbero raggiungere i requisiti anagrafici per accedere al pensionamento anticipato.
I dati dell’ ufficio scolastico regionale (aggiornato al luglio del 2018, prima dell’entrata in vigore di ‘quota 100’) parlava di 1.454 domande di pensionamento fra scuole dell’Infanzia , Primaria , I grado e II grado.
“Con queste premesse il governo, attraverso il ministero dell’istruzione , e con l’ok di Mef e Funzione pubblica, deve assolutamente accelerare con le assunzioni per completare il quadro insegnanti/docenti e personale Ata che verrà a mancare. Come sindacato riteniamo che sia necessario stabilizzare i precari. E, dunque , si debba far partire al più presto i concorsi con migliaia di docenti che attendono risposte”: afferma in una nota Tullia Bevilacqua, segretario regionale di Ugl Emilia-Romagna.
Tra gli emendamenti al Decretone presentati in Commissione Lavoro al Senato, attualmente in fase di conversione in legge, figura una proposta ad hoc per garantire una corsia preferenziale ai precari di terza fascia.
“La questione dell’assorbimento a ruolo del personale docente e Ata del mondo della scuola lontana dall’essere risolta e – sulla scia dell’opportunità del ricambio offerta da ‘quota 100’ – è questa volta potrebbe dimostrarsi l’occasione buona per valorizzare il servizio svolto da migliaia di lavoratori presso le istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione”: è l’auspicio di Tullia Bevilacqua.
C’è da dire che la questione del pensionamenti nel mondo della scuola è soltanto una fetta dell’esodo stimato in 120 mila statali che potranno lasciare il lavoro con quota 100 a cui si aggiungeranno, ovviamente, coloro che nel 2019 hanno raggiunto i requisiti della legge Fornero, almeno altre 90-100 mila persone. Complessivamente , su scala nazionale, ben 200 mila persone impiegate nel reticolo degli impieghi statali lasceranno un posto libero entro l’anno…
“Che dovrà essere occupato da altrettante persone che dovranno essere assunte per garantire il ricambio. Ed affinché questo accada veramente come sindacato manterremo altissima l’attenzione e chiederemo che vengano onorati gli impegni presi anche per assestare un duro colpo all’annosa questione della disoccupazione, uno dei mali del nostro Paese che soltanto con un’azione sinergica della politica e del mondo del lavoro, con l’occhio vigile e le proposte dei sindacati può essere debellato”: conclude il segretario regionale di Ugl Emilia-Romagna, Tullia Bevilacqua.