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Italpizza, UILTrasporti replica a Cgil Modena

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La UILTrasporti, esprime sdegno e rammarico per l’attacco subito dai colleghi delle tre sigle di categoria FLAI/CGIL – FILCAMS/CGIL – FILT/CGIL di Modena. La UILT ritiene che l’interesse dei lavoratori lo si ottenga perseguendo l’unità sindacale, affrontando le questioni con realismo, attraverso un alto senso di responsabilità e di rispetto delle parti, evitando fughe in avanti demagogiche. “Se i lavoratori impegnati nel cantiere di Italpizza avessero negl’anni dovuto basarsi solamente sulle azioni demagogiche della FLAI/CGIL, – afferma Raffaele Perfetto Segretario UIL-Trasporti – a oggi non avrebbero acquisito alcun vantaggio rispetto a quanto previsto dal CCNL. Se ad ora i lavoratori hanno portato a casa dei vantaggi aggiuntivi concreti, è proprio grazie a quel Sindacato “filo-aziendale” che in modo offensivo e irrispettoso ci definisce la CGIL.”

Non serve richiamare ogni volta l’oggetto del prodotto/servizio offerto dall’azienda, per stabilire che CCNL dovrebbe essere applicato, perché la CGIL dovrebbe ben sapere che la tipologia di contratto di lavoro non la può stabilire il sindacato, ma è una facoltà riconosciuta al datore di lavoro. Come riconfermato dalla ispezione del MISE proprio dietro richiesta  dalla stessa CGIL. Nella successiva ispezione del ITL, viene regolarizzata la parte relativa alle differenti mansioni di una serie di lavoratori ai quale è già riconosciuta l’indennità retributiva e contributiva equivalente a quella del CCNL Alimentaristi. Come già confermato anche da autorevoli esperti in materia, non siamo di fronte ad un quadro irregolare. Pertanto, non si comprende cosa pretenda da noi CGIL su questo aspetto.

Nel merito del contratto di secondo livello, ricordiamo che è dalla scorsa primavere che UIL Trasporti ci sta lavorando e la CGIL ne era ampiamente a conoscenza, come può attestare la CISL presente anchessa al tavolo. E’ stato pure proposto di completarlo assieme accettando e condividendo eventuali emendamenti pur di condividerlo. La risposta è stata quella di una chiusura totale con la richiesta di azzerare tutto il lavoro fatto, allungando ulteriormente i tempi e facendo così ricadere sui lavoratori i “capricci” della FLAI/CGIL, della FILCAMC/CGIL e della FILT/CGIL

“Il nuovo contratto “filo-lavoratori”, oltre ai vari vantaggi di carattere organizzativo, strappa al datore di lavoro centinaia di miglia di euro che andranno a beneficio dei lavoratori più rispettosi dei doveri, inserendo un sistema di ulteriori incentivi/indennità/compensazioni, che, se non sbaglio, – afferma Perfetto – è sempre stata anche una rivendicazione della CGIL. Sulla malattia, – prosegue Perfetto – la FLAI/CGIL è rimasta molto indietro, la questione fu già risolta con la battaglia che facemmo anni addietro per il passaggio dal CCNL della Logistica a quello Multiservizi. Tranquilli, ci si può ammalare…”

“Ciò che è avvenuto negli scorsi mesi, non ce lo dimentichiamo per nulla e soprattutto non se lo dimenticano i circa 1.000 lavoratori del cantiere Italpizza che hanno subito le vessazioni e le violenze dei vostri “amici” sovversivi SI Cobas. A fianco di questi lavoratori che difendevano il loro posto di lavoro da questi violenti, c’ero io, non voi! – si sfoga Perfetto – Ho visto donne impaurite piangere. Questo non è fare sindacato, questa è un’altra cosa.”

La UILT invita la FLAI/CGIL, anziché pretendere che questi facinorosi siano riconosciuti ufficialmente, a prendere le distanze una volta per tutte dai SI Cobas. “O non lo fate perche’ avete interessi che vanno oltre il fare sindacato?” La UIL non riconoscerà mai chi si pone tra gli obbiettivi quello dell’eliminazione dei sindacati confederali e del sistema capitalista, come previsto dalla nostra Costituzione. Non riconoscerà chi si camuffa da sindacato ed usa la violenza per estorcere vantaggi individuali. Ragione in più quando il proprio leader Nazionale è stato colto in flagranza di reato per estorsione aggravata e continuata, come affermato dal Procuratore Capo di Modena Musti. Questo sì che è uno scandalo, in particolare per una organizzazione come la vostra che ha combattuto in passato assieme a noi, il fenomeno del terrorismo. Non si tratta di derubricare la vicenda ad un problema di ordine pubblico, qui c’è un problema ancor più grande, c’è un problema di legalità diffusa che mette in gioco un migliaio di posti di lavoro e le inevitabili ricadute negative sul tessuto sociale del nostro territorio.

Lo sviluppo di un intero sistema economico e produttivo, per noi, si basa in primis sul rispetto della legge e della democrazia. Se vi riconoscete in questo, la nostra porta è sempre aperta per camminare assieme a fianco dei lavoratori.

(Raffaele Perfetto, SegretarioTerritorial UIL-Trasporti)