Approvare entro l’estate una legge contro le false cooperative. I vertici di Italpizza salutano con favore il rilancio, avvenuto appena due giorni fa per voce del neo presidente di Alleanza Cooperative Mauro Lusetti, della proposta di legge contro le cooperative spurie. Una presa di coscienza da parte di Istituzioni e più alte rappresentanze del mondo cooperativo necessaria a garantire strumenti di difesa contro il rischio di infiltrazioni da parte di finte cooperative e a tutela della libertà di impresa e dei diritti dei lavoratori stessi.
“Nei giorni scorsi – spiega Andrea Bondioli, rappresentante delegato di Italpizza – pur operando nel pieno rispetto delle norme in vigore ed anzi ponendoci da sempre a garanzia e a tutela della piena e corretta applicazione dei contratti, ci siamo trovati ad affrontare gli effetti di quello che è un vero e proprio vuoto normativo. Ben venga dunque un’azione di rilancio contro il proliferare delle cooperative spurie non solo attraverso azioni simboliche e bandiere ideologiche ma attraverso un percorso normativo che colmi il vuoto sottolineato appena pochi giorni fa anche da Maria Cecilia Guerra, economista e già Vice Ministro al Lavoro”.
“Il tratto distintivo della nostra azienda e del nostro prodotto unico al mondo – spiega ancora Bondioli – è quello della manualità ed artigianalità del processo produttivo che non viene risolto attraverso l’impiego di macchinari, come fanno i nostri competitors, o delocalizzato dove la manodopera non è tutelata, ma attraverso la sottoscrizione di commesse e contratti secondo un iter riconosciuto dalla legge e coinvolgendo solo ed esclusivamente soggetti certificati, aderenti alle principali centrali cooperative, vigilate e ispezionate da organi super partes come l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Questo ci permette di garantire l’artigianalità del nostro prodotto attraverso l’impiego del 50-65% di manodopera in più rispetto ad altre realtà che realizzano un prodotto “apparentemente” simile, con positive ricadute sui livelli occupazionali di questo territorio”.
Mentre fuori dallo stabilimento di San Donnino veniva perpetrata una rivendicazione che niente aveva a che fare con i diritti dei lavoratori, il sindacato confederale UIL, largamente e storicamente più rappresentativo all’interno dalle due Cooperative, continuava ad operare per concludere la contrattazione di secondo livello che porterà ulteriori aspetti migliorativi in un percorso, civile e democratico, che viene condotto anche assieme alle rappresentanze di Cgil e Cisl.
“Italpizza negl’ultimi tre anni ha avuto una accelerazione dello sviluppo del fatturato che ha portato quasi a raddoppiare i volumi produttivi – spiega Bondioli – Per l’anno 2019 sono stati già deliberati 8 milioni di investimenti per l’attuale stabilimento. Stiamo quindi lavorando incessantemente e con grandi sforzi per realizzare un piano di sviluppo aziendale a tutela nostra e di tutti i lavoratori delle cooperative, e siamo certi che superare questa ulteriore sfida ci renderà più forti, più coesi e convinti di migliorarci ancora in futuro”.