Preoccupazione anche a Modena a seguito delle dichiarazioni dell’amministratore delegato di Fca Mike Manley, che ieri ha annunciato la revisione del piano di investimenti nel nostro Paese segnalando che lo scenario è cambiato a causa dell’ecotassa introdotta dal governo con la legge di Bilancio 2019.
“Da tempo avevamo incalzato Fca sulla necessità di accelerare la transizione verso ibrido ed elettrico e di partire immediatamente con investimenti e nuovi modelli. Ora che avevamo raggiunto un’intesa con Fca, il governo rischia di far saltare tutto – afferma il segretario generale della Fim Cisl Emilia Centrale Giorgio Uriti – Così come è stata scritta, “l’ecotassa” è un suicidio di Stato dell’industria automobilistica italiana con contraccolpi enormi sull’occupazione.
Il governo deve capire che la transizione verso l’elettrico è da gestire in maniera graduale investendo nell’ecosistema. Servono infrastrutture per garantire occupazione e una mobilità sostenibile per la salute e l’ambiente. Occorrono almeno venti mesi per avere i primi risultati.
Il governo deve immediatamente ritornare sui propri passi e rivedere un provvedimento sbagliato che rischia di distruggere la nostra industria dell’auto e, con essa, migliaia di posti di lavoro. Se così non fosse, porteremo sotto palazzo Chigi i lavoratori di Fca, Cnhi e Ferrrari”.
Per la Fim è necessario incontrare al più presto i vertici di Fca per avere conferma del piano, dei 5 miliardi di euro di investimenti, delle nuove motorizzazioni e delle relative assegnazioni produttive dei nuovi modelli.
Fca ha annunciato a fine novembre l’intenzione di proseguire a Modena la produzione delle Maserati Gran Turismo e Gran Cabrio. Inoltre sono previste due nuove supersportive (una Alfa e una Maserati), che saranno sviluppate tra fine 2019 e 2020, per entrare in produzione nel 2021. Almeno una delle due nuove vetture dovrebbe essere prodotta in versione elettrica.
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“In merito alle dichiarazioni rilasciate ieri a Detroit dal Ceo di Fca Mike Manley sul piano industriale del Gruppo, mi preme in particolare commentare la dichiarazione relativa all’adeguamento del piano industriale illustrato, in relazione all’introduzione in Italia dell’eco-tassa sulle autovetture annunciata dal Governo – afferma Cesare Pizzolla, segretario Fiom/Cgil Modena -.
E’ molto preoccupante la dichiarazione di rivedere al ribasso il piano industriale nel suo complesso, sia in termini di investimenti che di volumi, se verrà introdotta l’eco-tassa.
Quel piano va invece rafforzato e ampliato se vogliamo dare un futuro al settore dell’automobile in Italia e quindi non vanno tenuti sotto scacco i lavoratori e il loro il futuro per dirimere una questione tra l’azienda e il Governo.
L’impatto del piano industriale su Modena sarà uno dei primi banchi di prova a metà del prossimo mese quando ci troveremo di fronte alla scadenza del contratto di solidarietà in essere in Maserati Auto, dove oggi è aperto per tutti gli operai in produzione e gli indiretti di produzione (impiegati) con la produzione totalmente ferma da alcune settimane.
Sulla base delle prospettive che emergeranno in quell’incontro la Fiom è pronta a mobilitarsi confrontandosi come sempre con i lavoratori, poiché come abbiamo ribadito il piano industriale presentato non risolve i dubbi e le preoccupazioni più volte sollevati dalla Fiom sul futuro dello stabilimento Maserati a Modena” – conclude Pizzolla.