Domani sera va in scena alle ore 21 al Teatro Bismantova uno spettacolo musicale, letterario, ma anche con radici storiche assolutamente interessanti. Uno spettacolo che vedrà duettare la musica della band indie rock Stàindùbatta, e i testi dello scrittore ligonchiese Silvano Scaruffi.
“Sempre vinti, sempre ribelli” è il titolo di questo evento che fonde radici storiche dell’Appennino emiliano con vicende antiche della Lunigiana e della Garfagnana, da cui provengono gli Stàindùbatta. La storia racconta che nel 187 aC le legioni romane guidate dal Console Caio Flaminio, nelle operazioni militari per aprirsi la strada verso il mare incontrarono formidabili resistenze sui territori appenninici. Un esercito montano, consolidato in una unica grande tribù, comprendeva Veleati, Lunati, Apuani, Friniati, che furono combattuti a lungo e deportati. Vennero anche abbandonati nelle foreste perché fossero sterminati dalle belve, ma non fu così. Sopravvissero. “Dicono siano dieci, forse quindici – scrive Scaruffi in un brano introduttivo per lo spettacolo – dicono siano solo cinque che fanno per dieci, venti anche. Dicono che Liuzzi, il capobanda, sia tornato perché ce l’aveva nel sangue, e dicono che il suo braccio destro, il gigante BelaFuente, tenga dita mozze infilate in un filo appeso al collo. Dicono vivano chissà dove, che vengano da chissà dove e chissà dove vadano. Come se chissà dove, dopo che ci vivono quelli lì, fosse un paese, un villaggio forse, di case in legno intagliato a mano”. Per informazioni tel. 0522 611876.