I risultati dell’indagine 2018 sulla condizione occupazionale dei dottori di ricerca dell’Alma Mater confermano la qualità ed efficienza dell’offerta formativa dell’Ateneo che, con i suoi percorsi di studio e ricerca, crea opportunità importanti di inserimento nel mondo del lavoro. Il Senato Unibo, durante la seduta di ieri, ha espresso parare favorevole sull’aumento del finanziamento per le borse di dottorato 35° ciclo 2019/2020.
L’indagine 2018 sulla condizione occupazionale dei dottori di ricerca è stata condotta da AlmaLaurea in stretta collaborazione con il personale dell’Area Ricerca e Terza Missione dell’Ateneo, coinvolgendo circa 1600 studenti a uno, tre e cinque anni dal conseguimento del titolo. Quasi il 90% degli intervistati a un anno dal conseguimento del titolo oggi lavora: una percentuale che cresce fino al 93% per chi ha conseguito il titolo da 5 anni. Inoltre il report presentato in Senato evidenzia che i dottori di ricerca Unibo hanno un tasso superiore rispetto ai laureati di secondo livello (88,5% a 5 anni dal titolo) e ai dottori degli altri 27 Atenei italiani coinvolti nell’indagine AlmaLaurea 2017 (83,5%).
Tra i dati offerti dall’indagine spiccano, inoltre, le percentuali sull’utilizzo delle competenze acquisite nel dottorato e sull’area geografica di occupazione: la maggior parte dei dottori di ricerca occupati afferma di usare nella propria attività lavorativa le conoscenze acquisite nel corso del dottorato e più della metà degli intervistati oggi lavora in Emilia Romagna. La retribuzione, infine, cresce in media dai 1592€ netti mensili, a un anno dal titolo, fino a 1951€ a 5 anni.
Il Senato Accademico di Ateneo ha espresso, inoltre, parere favorevole alla proposta di aumentare il finanziamento delle borse di dottorato di oltre 1.600.000 € rispetto al 2018: per il 35° ciclo 2019/20 il finanziamento delle borse sarà maggiore del 10% rispetto al 2018 (15.217.642 € rispetto ai 13.656.427 €) e del 37% rispetto al 2015 quando il finanziamento ammontava a 11.049.253 €.