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Terre di Canossa, illustrato il Piano strategico alla Regione

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Un altro passaggio importante, questa mattina in Provincia, per l’ambizioso percorso intrapreso dal sindaco di Canossa Luca Bolondi attraverso il Piano strategico d’area vasta finalizzato allo sviluppo socio-economico delle “Terre di Canossa”. Un cammino che in questi mesi, grazie al lavoro degli architetti Massimo Casolari e Paolo Soragni ed al sostegno della Provincia, ha coinvolto via via numerosi partner privati e pubblici, a partire da tutti i 10 Comuni che da Canossa-San Polo a Castellarano-Casalgrande si snodano lungo l’asse pedemontano. A loro oggi si è aggiunta anche la Regione Emilia-Romagna, al cui assessore alle Attività produttive Palma Costi sono state illustrate l’indagine preliminare e le prime azioni del Piano strategico.

Sede dell’incontro, la Provincia di Reggio Emilia nella quale “proprio nel segno della più ampia condivisione possibile con il maggior numero di partner pubblici e privati è stato individuato il quartier generale di questo importante progetto”, ha esordito il presidente Giorgio Zanni. “Il coinvolgimento della Regione e della Destinazione turistica Emilia – ha aggiunto – è fondamentale per rendere ancora più efficace questo un sistema “a carte veline” che si sovrappongono in grado di garantire sviluppo e crescita a tutto il territorio attraverso un brand forte e spendibile in tutta Europa quello quello di Canossa”.

Dopo che il sindaco di Canossa Luca Bolondi ha annunciato per gennaio l’avvio di una serie di  incontri in tutti i comuni per presentare le prime azioni, gli architetti Massimo Casolari e Paolo Soragni hanno illustrato nel dettaglio il Piano strategico e il lavoro finora svolto all’assessore regionale.

“State realizzando qualcosa di veramente importante”, ha detto l’assessore Palma Costi, che era accompagnata da Sabino Alvino di Ervet, complimentandosi “con il sindaco di Canossa per l’intelligenza e la lungimiranza nel costruire un progetto molto più ampio e con tutti i partner pubblici e privati che hanno accettato di lavorare insieme, perché questo è l’unico modo per ottenere risultati”. “Fondamentale è ora capire attraverso quale aspetto si intende rendere maggiormente attrattivo questo territorio, individuare un filo conduttore forte sul quale puntare”, ha aggiunto l’assessore.