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Modena: una mostra e un libro sugli emiliani che accolsero bimbi napoletani dal ’46

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Fotografie in mostra, presentazione di un libro, proiezione di un docufilm storico.

A Modena, in relazione alla Giornata mondiale dei diritti del fanciullo che si celebra il 20 novembre, venerdì 16 dalle 16 si svolge una iniziativa in tre momenti, organizzata da Istituto storico e Regione Emilia-Romagna in collaborazione con Istituto campano per la storia della Resistenza, InfinitiMondi e Centro documentazione donna, con il patrocinio dei Comuni di Modena e di Napoli.

Al centro degli appuntamenti c’è uno degli episodi più rilevanti del difficile dopoguerra italiano: il progetto di solidarietà conosciuto come “Treni della felicità”, definizione coniata da Alfeo Corassori, sindaco di Modena dal 1945 al 1962. Nato alla fine del 1946 dall’idea del Comitato per la salvezza dei bambini di Napoli, per ospitare, nutrire, curare i bambini napoletani presso le famiglie contadine emiliane, meno provate dalla guerra, dal 1946 al 1970 il progetto salvò da fame, analfabetismo e malattie oltre 70 mila bambini e ragazzi.

Alle 16, nella Sala dei Passi Perduti di Palazzo Comunale in piazza Grande, si svolge l’inaugurazione della mostra fotografica “Accogliere. Una storia di settanta anni fa, 1946-1948, quando gli emiliani accolsero i bambini napoletani dopo la guerra”, con interventi di Gianpietro Cavazza vicesindaco di Modena e assessore a Cultura e Scuola, Francesca Maletti presidente del Consiglio comunale, Enrico Panini vicesindaco del Comune di Napoli, Massimo Mezzetti assessore a cultura, politiche giovanili e legalità della Regione Emilia-Romagna, e Gianfranco Nappi, curatore della mostra ed editore del libro. La mostra resta visitabile gratuitamente a Modena fino al 25 novembre (lun. – ven. 9 -19), quindi è allestita a Napoli dal 10 dicembre.

A seguire, alle 17 nella Sala di Rappresentanza del Palazzo Comunale, si svolge la presentazione del libro, che ha lo stesso titolo della mostra (InfinitiMondi, 2018) con gli autori Giulia Buffardi e Guido D’Agostino (Isrec), Mirco Carrattieri (Istituto storico di Modena), Paola Nava, e con Bruno Maida (dell’Università di Torino) con il coordinamento di Metella Montanari, direttrice dell’Istituto storico modenese.

Alle 21.30, in Sala Giacomo Ulivi in via Ciro Menotti 137, la giornata si conclude con la proiezione del film documentario “Gli occhi più azzurri – Una storia di popolo”, la storia dimenticata del viaggio di 70.000 bambini dal Sud al Nord realizzata dalla regista Simona Cappiello, intervistata per l’occasione da Caterina Liotti (del Centro documentazione donna di Modena).