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Qualità dell’aria, le nuove misure in campo: otto domeniche ecologiche uguali per tutto l’agglomerato urbano di Bologna

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Firmata l’ordinanza sulla qualità dell’aria che recepisce la proposta fatta dal Sindaco Virginio Merola ai dieci Comuni dell’agglomerato urbano di Bologna, per arrivare a regole omogenee sul territorio metropolitano sulle misure antismog.
Le domeniche ecologiche avranno le stesse caratteristiche definite dall’ordinanza già in vigore dal lunedì al venerdì, saranno valide per Bologna, Imola e l’agglomerato urbano di Bologna e saranno otto, la prima il 25 novembre. Seguiranno poi il 2 dicembre, il 6 gennaio (T Day metropolitano), il 20 gennaio, il 10 e il 17 febbraio, il 3 e il 24 marzo.

L’ordinanza prevede lo stop fino agli euro 3 diesel e euro 1 benzina dalle 8.30 alle 18.30, come previsto dal Pair, in vigore fino al 31 marzo. Non potranno circolare veicoli a motore eccetto:
– quelli a benzina omologati euro 2 o successive;
– quelli a diesel categorie M1, M2, M3, N1, N2, N3 omologati Euro 4 o successive;
– ciclomotori e motocicli omologati Euro 1 o successive.
Il provvedimento non si attua nelle giornate festive 25 e 26 dicembre 2018 e 1 gennaio 2019.

Lo smog alarm con lo stop ai veicoli diesel Euro 4 e le altre misure emergenziali scatteranno dopo 3 giorni di sforamenti consecutivi e non più 4.
Le misure emergenziali sono attuabili esclusivamente a seguito delle verifiche effettuate da ARPAE. Se tali verifiche evidenziano, nel Comune di Bologna o in un comune dell’area metropolitana con popolazione superiore a 30.000 abitanti, il superamento continuativo per 3 giorni del valore limite giornaliero di 50 microgrammi/m3 di PM10, nel periodo di riferimento e nella fascia oraria dalle 8.30 alle 18.30 è previsto il blocco della circolazione per tutti i veicoli a motore, fatta eccezione per:
– quelli a benzina omologati Euro 2 o successive;
– quelli a diesel categorie M1, M2, M3, N1, N2, N3 omologati Euro 5 o successive;
– ciclomotori e motocicli omologati Euro 1 o successive.

Scatteranno dopo 3 giorni consecutivi di superamento delle PM10 anche le ulteriori misure emergenziali che riguardano in particolare i generatori di calore: negli immobili in cui è presente un sistema alternativo di riscaldamento è vietato l’uso anche degli impianti a biomassa “3 stelle”; la temperatura dei luoghi riscaldati va abbassata a 19° ed è vietato bruciare all’aperto rami o sterpaglie.
Queste misure nascono dai fattori di emissione forniti da ARPAE sulle biomasse legnose da cui si evince che un caminetto acceso emette polveri come 4.000 caldaie a gas.

Nel caso in cui i giorni di controllo e di emissione dell’eventuale ordinanza di attivazione delle misure emergenziali ricadano in giornate festive, il giorno di controllo e di decorrenza delle ulteriori limitazioni vengono rimandati al primo giorno successivo non festivo, sabato escluso.

ARPAE provvederà inoltre a effettuare delle proiezioni su base statistica che permettano, in caso di previsioni meteorologiche e di qualità dell’aria favorevoli alla riduzione delle concentrazioni in aria di PM10, di non attivare le misure emergenziali nonostante i 3 giorni di superamento consecutivi. Nel caso gli sforamenti si protraggano per oltre 10 giorni scatteranno ulteriori provvedimenti inerenti i generatori di calore.

Possono sempre circolare, nonostante i divieti suddetti, gli autoveicoli con almeno tre persone a bordo (car-pooling) se omologate a quatto o più posti, oppure con almeno 2 persone a bordo se omologati a 2/3 posti. Possono altresì circolare i veicoli elettrici o ibridi dotati di motore elettrico, quelli funzionanti a metano o GPL, quelli a servizio del trasporto pubblico e tutta una serie di veicoli di emergenza e soccorso indicata nel dettaglio nell’ordinanza, insieme alle altre fattispecie.

Le limitazioni alla circolazione nel periodo di validità dell’ordinanza non comprendono alcune delle principali vie di collegamento della città con l’area metropolitana, come ad esempio la tangenziale e il raccordo tangenziale/Borgo Panigale, le vie che dagli svincoli della tangenziale e dell’autostrada portano ai parcheggi scambiatori della città, all’ingresso “Kiss and Ride” delle Stazione Alta Velocità, all’Aeroporto Marconi, e altri elencati nel dettaglio nell’ordinanza.

Nel territorio metropolitano le limitazioni del PAIR riguardano i 10 Comuni del cosiddetto agglomerato urbano di Bologna (Argelato, Calderara di Reno, Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Castenaso, Granarolo dell’Emilia, Ozzano dell’Emilia, Pianoro, San Lazzaro di Savena e Zola Predosa) oltre a Bologna e Imola.
In caso di sforamento dei valori di PM10 per tre giorni consecutivi è possibile ricevere una mail o un sms iscrivendosi al servizio sms alert della Città metropolitana.