Il voler prevaricare a tutti i costi sulla compagna nelle attività quotidiane è alla base dell’atteggiamento fortemente offensivo e anche violento che un 40enne abitante a Scandiano riservava alla sua compagna con la quale conviveva da alcuni anni. L’ultimo episodio che ha visto la donna, una 43enne reggiana, finire in ospedale per le botte ricevute dal compagno, è scaturito per “divergenze” nate tra i due per la restituzione di due fasce elastiche sportive che la donna aveva prestato al compagno. L’aver semplicemente richiesto la restituzione di tali fasce ha visto la donna essere presa a schiaffi e pugni tanto da vederla finire in ospedale.
Secondo quanto accertato da carabinieri di Scandiano, che hanno condotto le indagini e che sono intervenuti su richiesta della vittima preso la sua abitazione, quest’ultimo episodio era l’ultimo di una serie di maltrattamenti che la 43enne, nel silenzio più assordante, subiva da oltre due anni. Con l’accusa di maltrattamenti in famiglia i carabinieri della tenenza di Scandiano, hanno arrestato un 40enne abitante a Scandiano ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia. L’ultimo episodio che ha portato alla luce i maltrattamenti che la donna subiva da anni si è verificato la sera del 30 ottobre, quando il compagno è andato su tutte le furie dapprima offendendo la donna, come faceva pressoché quotidianamente, per poi passare ai fatti iniziando a picchiare violentemente la donna presa a schiaffi e calci sino a quando la stessa donna riusciva a divincolarsi raggiungere il piano superiore chiudersi a chiave e chiamare il 112. All’arrivo i carabinieri di Scandiano hanno garantito i soccorsi alla donna, trovante tremante e impaurita, che veniva condotta in ospedale dove veniva dimessa con una prognosi di 5 giorni per le lesioni subite. L’uomo invece veniva condotto in caserma per gli accertamenti del caso. I carabinieri di Scandiano oltre a trovare i riscontri alla condotta violenta dell’uomo accertavano che l’episodio di violenza per cui erano intervenuti, non era un caso isolato. Da oltre due anni la donna veniva maltrattata dal compagno che non perdeva occasione per prevaricarla con continue offese quotidiane e anche violenze fisiche. Una situazione che vedeva la donna essere oramai assoggettata psicologicamente dall’uomo tanto da vederla subire passivamente le angherie che le riservava senza mai prendere posizione, probabilmente nell’erroneo convincimento che si trattava di momenti passeggeri e che tale comportamento tenuto dal compagno sarebbe prima poi finito. L’ultimo episodio verificatosi l’altra sera ha visto la donna trovare il coraggio e la forza non solo di chiamare i carabinieri ma di raccontare, attraverso una denuncia dettagliata supportata da riscontri testimoniali acquisiti dai carabinieri, le violenze che subiva da anni. Alla luce di quanto accertato l’uomo invece è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia.