Giovedì 25 ottobre alle ore 18 nell’aula magna dell’Università di Modena e Reggio Emilia, sarà ufficialmente presentata la nuova carta e geoguida della Pietra di Bismantova e della zona dei Gessi Triassici. Un nuovo prodotto cartografico, corredato da immagini e testi, che rappresenta uno strumento divulgativo maneggevole e sintetico pensato per turisti curiosi, escursionisti, docenti, studenti e per tutti coloro che desiderano conoscere meglio alcune delle località più suggestive e naturalisticamente importanti dell’Appennino. Attraverso una carta geologica semplificata, la geoguida conduce i visitatori lungo un percorso didattico che si snoda tra i sentieri del CAI, collegando le più importanti eccellenze ambientali del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano e della Riserva MaB Unesco.
La nuova guida è disponibile sia in italiano che in lingua inglese ed è davvero densa di contenuti estremamente interessanti: non soltanto infatti consente di pianificare e realizzare escursioni, ma dà informazioni su quelle che sono le caratteristiche geologiche specifiche, molto varie e assolutamente straordinarie, di quest’area del Parco nazionale e dell’Area Mab Unesco dell’Appennino. Caratteristiche come le arenarie stratificate, che hanno nel Monte Penna a Villa Minozzo un esempio evidente e affascinante, il carsismo e le grotte presenti nell’area dei Gessi come il Tanone e il Tanino della Gaggiolina, la tradizione degli intonaci rosa a Sologno e le fornaci per la scagliola, i fossili e molto altro.
Alla presentazione del 25 ottobre parteciperanno gli autori della carta Stefano Lugli, docente del Dipartimento di scienze chimiche e geologiche dell’UniMoRe; Alessandra Curotti, geologa dell’Unione Appennino; Enrico Casolari di Cartago Srl; Fausto Giovanelli Presidente del Parco nazionale; Enrico Bini Presidente dell’Unione Montana.
La carta è il prodotto finale del progetto Geosfera Appennino – Azioni per la valorizzazione e la conoscenza della geodiversità nella Riserva della Biosfera Unesco, lanciato nel 2017 e finanziato dalla Regione Emilia-Romagna. Un progetto che si è posto l’obiettivo di far conoscere in modo più consapevole ed approfondito il patrimonio geologico ricadente sia all’interno del Parco, sia nella riserva Mab, e divulgare le “Scienze della Terra” attraverso la conoscenza e la valorizzazione dei “geositi”, cioè quei beni geologici-geomorfologici, che sono elementi di pregio scientifico e ambientale del patrimonio paesaggistico. Architetture naturali, o singolarità del paesaggio, che testimoniano i processi che hanno formato e modellato il pianeta, che forniscono un contributo indispensabile alla comprensione della storia geologica di un territorio e che assumono importanza per gli aspetti paesaggistici e di richiamo culturale, didattico – ricreativo. Un progetto che ha visto il coinvolgimento del mondo della scuola e del pubblico in generale (cittadini e turisti) per confrontarsi sulle problematiche connesse con la gestione del territorio (dissesto idrogeologico, erosione del suolo, conservazione dei geositi, relazione geosfera-biosfera-uomo) e le potenzialità che un territorio ricco di geodiversità e anche di biodiversità può offrire per lo sviluppo di attività scientifiche e di turismo consapevole.
Tra le azioni previste rientrava anche la realizzazione di materiale divulgativo sui principali geositi, con il supporto del Dipartimento di Scienze Geologiche di UniMoRe con studenti, insegnanti, Guide ambientali Escursionistiche ed operatori del settore turistico.