Il Comune di Maranello conferma le limitazioni al traffico già predisposte lo scorso anno per quanto riguarda la qualità dell’aria, un tema, in particolare per quanto riguarda la Pianura Padana, che resta al centro delle cronache nazionali: anche quest’anno il valore limite giornaliero delle PM10 alla fine di agosto era già stato superato diverse volte. Il Comune di Maranello ha aderito alle azioni straordinarie messe in campo dai Comuni del Distretto Ceramico per la lotta all’inquinamento atmosferico, con un’apposita ordinanza in vigore dall’8 ottobre al 31 marzo 2019, che conferma sostanzialmente quanto adottato negli scorsi anni.
“Su temi così cruciali per il futuro e la salute di tutti – afferma il sindaco Massimiliano Morini – serve un’assunzione di responsabilità collettiva. Siamo consapevoli che l’adesione alle disposizioni del Piano Regionale dell’Aria non può essere considerata risolutiva di una questione di portata globale e che alcune di queste limitazioni possono comportare disagi. Per questo, in piena continuità con le azioni adottate negli anni scorsi, vogliamo garantire il diritto alla mobilità di tutti, evitando di penalizzare troppo alcune categorie di utenti della strada e, allo stesso tempo, incoraggiare l’utilizzo di mezzi meno inquinanti, promuovendo un cambiamento che deve necessariamente riguardare tutti”.
L’ordinanza del Comune, in linea con quanto già adottato negli scorsi anni, stabilisce dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30, all’interno delle aree urbane del territorio dell’abitato di Maranello (frazioni comprese), il divieto di circolazione per i veicoli a benzina antecedenti agli euro 2, i veicoli a gasolio fino agli euro 3, ciclomotori e motocicli pre euro. Non ci sono quindi novità sostanziali nelle limitazioni al traffico veicolare rispetto alle ordinanze degli scorsi anni. L’ordinanza stabilisce anche limitazioni al riscaldamento negli ambienti domestici: si possono utilizzare stufa e camino se sono le uniche fonti di riscaldamento; se si hanno anche altre fonti di riscaldamento (ad esempio caldaie a metano), stufe e camini debbono restare spenti a meno che non abbiano una classe di prestazione emissiva pari ad almeno 2 stelle (il dato è scritto sul libretto delle istruzioni). Per stufe e camini a pellet sarà inoltre necessario utilizzare pellet di classe A1. Occorre anche ridurre di due ore la durata giornaliera di attivazione degli impianti termici, che, pertanto, non potrà superare le 12 (dodici) ore giornaliere. E’ necessaria la riduzione delle temperature di almeno un grado centigrado negli ambienti di vita riscaldati (fino a massimo di 20°C) nelle case, negli uffici, nei luoghi per le attività ricreative associative o di culto, nelle attività commerciali. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito del Comune.