“Il provvedimento della Regione Emilia-Romagna sugli incentivi per la rottamazione di veicoli commerciali diesel fino all’euro 4 in favore di altri a minore impatto ambientale euro 6, di nuova immatricolazione, con alimentazione mista benzina-gpl, benzina-metano, ibridi o elettrici e massa fino a 12 tonnellate, rappresenta un passo avanti e una prima risposta alle istanze che, ormai da settimane prima da soli e poi con le altre sigle economiche, abbiamo portato alla luce”.
Lapam Confartigianato torna sulla questione dello stop ai diesel euro 4 imposto dalla Regione per i comuni superiori ai 30mila abitanti e commenta tra luci e ombre il cosiddetto ‘eco bonus’ annunciato: “Questa misura, per quanto interessante (gli incentivi in favore delle pmi vanno da 4 a 10mila euro e possono anche essere utilizzati per due veicoli) non basta però per almeno due motivi. Da una parte perché ‘costringe’ le pmi ad acquistare veicoli ad alimentazione ibrida ed esclude i diesel euro 6 (che hanno emissioni inquinanti bassissime); come noto i veicoli ad alimentazione ibrida costano di più e sono meno diffusi e dunque c’è meno possibilità di scelta. D’altra parte – rincara Lapam Confartigianato – questo incentivo può andare bene per rinnovare una parte del parco veicoli più inquinanti, ma non risolve l’enorme problema dell’ordinanza che sta per entrare in vigore e che costringe un numero esorbitante di imprese a dover correre ai ripari. Come abbiamo già avuto modo di sottolineare – ricorda l’associazione di categoria – gli incentivi devono venire prima dei divieti, per dar modo e tempo agli imprenditori di adeguarsi e per evitare di favorire ancora una volta i grandi gruppi a scapito delle piccole realtà imprenditoriali”.