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Torna la sagra della patata di Tolè, dal 1964 l’appuntamento tradizionale dell’Appennino bolognese

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Stand gastronomici, giochi, attrazioni per bambini e musica: torna il 23 settembre la Sagra della patata di Tolè, l’appuntamento che dal 1964 attrae sull’Appennino bolognese visitatori e buongustai grazie all’impegno dei volontari della pro loco. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Vergato.

La patata di Tolè infatti è fra le produzioni tipiche della zona, favorita dal clima del territorio, dalle proprietà organiche dei terreni che conferiscono alla patata coltivata qui qualità organolettiche pregiate. Quella di Tolè è una una patata tardiva (quella precoce si raccoglie da aprile a giugno, la tardiva da marzo ad agosto in pianura e da maggio a settembre in montagna) non è un prodotto di massa, visto che la produzione limitata non permette di raggiungere la grande distribuzione, ma più che altro una pietanza per gourmet: costituisce l’ingrediente principale di diversi piatti tradizionali dell’Appennino ed è utilizzata per preparare tortelloni, zuppe, gnocchi, timballi, tortini, crocchette e budini. Quella a pasta gialla è adatta alla frittura, quella a pasta bianca è ideale per gnocchi e purè, quella a buccia rossa è indicata per essere cotta al forno o in padella.

Domenica si comincia con il tradizionale pranzo nella sala polivalente, poi il programma della giornata prevede la musica con la band di otto elementi “Danny collaterali” che proporrà i più grandi successi degli anni sessanta rivisitati in chiave rhythm and blues, la possibilità di acquistare patate fritte e non, pane di patate, borlenghi ma anche le merci del mercatino fino al tardo pomeriggio. Tutto come da tradizione per una festa che fa della continuità la sua principale forza.

La Pro Loco di Tolè nasce nel lontano 1953 grazie all’intraprendenza del suo primo presidente, Angelo Carboni, e subito esordisce quello stesso anno con la prima “Marronata”: sono gli anni in cui si vendono sacchetti di caldarroste in piccole baracche di lamiera. Negli anni i contributi raccolti sono stati reinviestiti nel paese, tant’è che si racconta che il primo impianto elettrico nel centro del paese “è stato fatto tutto con la salsiccia”.Sono più recenti, grazie al supporto del Comune di Vergato, la realizzazione di impianti sportivi, sala polivalente, chiesette degli Alpini su Monte Croce e sistemazione delle dodici fontante che abbelliscono il paese.