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Cresce a San Benedetto il progetto “Chiama Chi Ama” contro la violenza sulle donne

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Il progetto “Chiama Chi Ama” a San Benedetto Val di Sambro cresce e viene potenziato: il comune infatti ha vinto un bando regionale che ha assegnato 35.800 € complessivi per sei comuni; oltre a San Benedetto ci sono Valsamoggia, Borgo Tossignano, San Giovanni in Persiceto, Argelato e Granarolo.

Il progetto, sviluppato dall’associazione Mondo Donna in collaborazione con il Comune di San Benedetto Val di Sambro, ha l’obiettivo di prevenire e, quando necessario, combattere la violenza sulle donne attraverso la creazione di presidi diffusi nel territorio che, tramite la figura di specialisti presenti presso lo sportello sociale, possano affiancare e se necessario proteggere le donne vittima di violenza.

“Grazie al bando regionale saremmo in grado di ampliare la nostra capacità di aiutare le donne grazie al raddoppio della presenza dello specialista presso lo sportello sociale, che da mensile diventerà quindicinale” spiega il sindaco di San Benedetto Val di Sambro Alessandro Santoni. “Crediamo in questo progetto perché incrementa l’opportunità di accesso a servizi di tutela per le donne del territorio e mediante l’azione di una équipe multidisciplinare, formata da vari professionisti quali psicologi, antropologi, ostetrici e avvocati permette di utilizzare chiavi di lettura innovative, uscendo da schemi interpretativi rigidi”.

Tra gli obiettivi del progetto c’è quello di implementare la costruzione di reti sociali di sostegno fra donne che facilitino, attraverso la condivisione, l’uscita dall’isolamento anche grazie alla relazione con altre donne, aiutandole a ritrovare la forza per proseguire il complesso percorso di emancipazione.

Per farlo c’è l’intenzione di avviare laboratori finalizzati ad informare le donne sui loro diritti, sui servizi a loro dedicati, sulle attività volte a garantire loro benessere e soprattutto a riconoscere la violenza sotto ogni sua forma.

Il progetto “potenziato” è stato presentato presso il centro civico di Castel dell’Alpi assieme all’Associazione Mondo Donna, alle forze dell’ordine, ai medici di base e farmacisti ed alla presenza dei cittadini che si sono mostrati molto interessati: il servizio avviato nei mesi scorsi è risultato infatti molto apprezzato da parte della popolazione.