La Cineteca di Bologna ricorda Ermanno Olmi a due mesi dalla scomparsa, con la proiezione in Piazza Maggiore del suo ultimo film Torneranno i prati, realizzato nel 2014, a un secolo dallo scoppio della Prima guerra mondiale, epoca nella quale il film è ambientato.
La serata, promossa nell’ambito della manifestazione estiva Sotto le stelle del cinema, sarà introdotta da Giorgio Diritti, regista formatosi alla “non-scuola” ipotesICinema di Ermanno Olmi, Paolo Cottignola, montatore di Torneranno i prati e molti altri film di Olmi, e da Betta Olmi, figlia del regista.
Così scriveva Ermanno Olmi ricordando la genesi di Torneranno i prati: “Mio padre aveva 19 anni quando venne chiamato alle armi. A quell’età, l’esaltazione dell’eroicità infiamma menti e cuori soprattutto dei più giovani. Scelse l’Arma dei bersaglieri, battaglioni d’assalto, e si trovò dentro la carneficina del Carso e del Piave, che segnò la sua giovinezza e il resto della sua vita.
Ero bambino quando lui raccontava a me e a mio fratello più grande, del dolore della guerra, di quegli istanti terribili in attesa dell’ordine di andare all’assalto e sai che la morte è lì, che ti attende sul bordo della trincea. Ricordava i suoi compagni e più d’una volta l’ho visto piangere. Della Prima guerra mondiale non è rimasto più nessuno di coloro che l’hanno vissuta e nessun altro potrà testimoniare con la propria voce tutto il dolore di quella carneficina. Rimangono gli scritti: quelli dei letterati e quelli dei più umili dove la verità non ha contorni di retorica”.