La Scuderia Ferrari vince il GP Canada, rompendo un digiuno che durava da 14 anni su questa pista. Seb Vettel torna in testa al mondiale, mentre Kimi Raikkonen guadagna 8 punti con la sesta posizione. Un weekend iniziato con qualche difficoltà si risolve in un successo grazie a un lavoro di squadra che lo stesso Seb non manca di sottolineare.
Seb scatta bene dalla pole, mentre Kimi punta Hamilton, ma poi deve alzare il piede e perde una posizione. Subito si scontrano Hartley e Stroll, esce la safety car che a Montreal è un classico. Si riparte dopo quattro giri e la Ferrari n.5 allunga un po’ per proteggersi dall’undercut: è l’unico in questa fase a girare sotto l’1’16”. Apre la radio solo per dire che le gomme vanno bene.
La strategia di base è a una sosta, per montare le Supersoft (la mescola più dura qui) e arrivare fino in fondo. Intanto Kimi aumenta un po’ il ritmo. Seb blocca le anteriori e perde un secondo, poi dovrà affrontare il traffico. Ma una volta libero dai doppiati, “spara” un super terzo settore e segna il giro più veloce al 29esimo passaggio.
Kimi, intanto, può forzare il ritmo prima del pit-stop per attaccare Hamilton. Il suo cambio gomme avviene alla fine del 33esimo giro, ha l’avversario nel mirino ma perde tempo con Sirotkin doppiato.
Davanti, Sebastian ha ora un vantaggio intorno ai 6 secondi. Raikkonen segna il giro veloce e torna in caccia. Al giro 37 Bottas va ai box, è il momento che la Scuderia aspettava per cambiare le gomme anche a Vettel. Bel lavoro dei meccanici anche sulla sua monoposto.
Da lì in avanti è una gara di attrito a distanza, gestendo il vantaggio, le gomme e i consumi e soprattutto stando attenti nei doppiaggi. Dietro a Seb, Bottas deve difendersi anche dalla rimonta di Verstappen.
“Ditegli di non sventolare la bandiera a scacchi, non è ancora finita” dice Seb alla radio: ha ragione, c’è ancora un giro da fare. Il più bello di tutto il week end.