Sabato 19 maggio a Sassuolo un appuntamento speciale con l’artista statunitense Jon Carling, autore delle illustrazioni della nuova edizione delle “Avventure di Pinocchio” pubblicata da Incontri Editrice. Jon Carling sarà ospite alla Biblioteca Leontine dalle ore 15 per un laboratorio dedicato ai bambini dai 5 agli 11 anni per disegnare le storie e i personaggi del libro di Collodi. Il laboratorio è gratuito, è possibile partecipare fino ad esaurimento posti, è consigliata la prenotazione: leontine@comune.sassuolo.mo.it, tel. 0536 880814.
Sempre nel pomeriggio di sabato alle 17.30 l’artista californiano presenterà la nuova edizione del volume a Paggeriarte, in Piazzale della Rosa, nell’ambito del festival Friends Date. Insieme a lui il prof. Roberto Pifano del Liceo Scientifico Formiggini di Sassuolo. Le iniziative sono organizzate in collaborazione con l’associazione Le Graffette.
Per la nuova edizione illustrata del libro di Collodi, pubblicata da Incontri, Jon Carling ha realizzato trentasei tavole, una per capitolo, più svariati disegni sparsi lungo le pagine del volume.
“Conoscevo Pinocchio principalmente per la versione di Disney, che avevo visto una volta da bambino, e per le varie interpretazioni televisive della storia realizzate in America, comunque derivate da quella disneyana”, spiega l’illustratore. “Non immaginavo che il libro di Collodi avesse anche un aspetto oscuro, una moralità crudele e bizzarra che lo avvicina più alle fiabe dei Grimm che ai film d’animazione contemporanei a lieto fine. Ho letto il testo originale una mezza dozzina di volte e una delle cose che più mi hanno colpito è stato il rapporto che si instaura, in modo spontaneo, tra esseri umani, animali e creature magiche. La Toscana di Collodi è un luogo allo stesso tempo incantato e spettrale, un aspetto che ho cercato di rendere visivamente nel mio lavoro. Nei disegni ho inserito dei piccoli particolari, delle suggestioni narrative, che contribuiscono a collocare il libro in un contesto più ampio. E’ stato un progetto impegnativo: ho cercato di rispettare la storia e la grande tradizione degli illustratori che mi hanno preceduto. Illustrare Pinocchio, un racconto così importante per l’Italia, è stato molto gratificante”.
Il progetto ha impegnato l’artista di Oakland per un anno, confrontandosi con la storia del burattino che negli Stati Uniti è nota soprattutto per la riduzione di Walt Disney del 1940, e che in questa nuova interpretazione assume tratti inediti e del tutto particolari. Innanzitutto, per la scelta del bianco e nero, cifra stilistica dell’artista (autore anche di video animati, proiezioni multimediali, poster, art work e videoclip musicali), che lavora principalmente con matite e penne a sfera.
Come spiega nella postfazione del volume Andrea Rauch, designer e massimo esperto delle illustrazioni di Pinocchio e autore a sua volta di una edizione illustrata del libro, a partire dalla celebre versione di Attilio Mussino del 1911 le “Avventure” sono state pensate, progettate e illustrate perlopiù a colori, con importanti ma rare eccezioni come quelle di Sergio Tofano (1921) o la versione a fumetti di Jacovitti del 1946. In realtà il bianco e nero xilografico di Enrico Mazzanti e Carlo Chiostri adornava le primissime edizioni della storia, e in un qualche modo questa nuova versione è un ritorno alle origini, seppure con caratteristiche molto peculiari.
“Il Pinocchio bambino di Carling”, scrive Rauch, “si aggira tra le pagine del libro con curiosità e interesse: per lui l’esperienza è tutta nuova e vuol godersela fino in fondo, anche se nel suo percorso sarà costretto a incrociare tipacci poco raccomandabili, dagli occhi spiritati, i ghigni beffardi e crudeli, la barba ispida e incolta. E incontra anche paesaggi e ambienti fitti di segni, intrecciati, cupi, notturni, a riprodurre le angosce tipiche di ogni infanzia. Carling inserisce Pinocchio in un ambiente peculiare, quasi una grande scatola di giocattoli, una wunderkammer con tutti gli oggetti disposti, in ordine, al loro posto preciso. E tutti i personaggi sono “legnosi”, con la testa più grossa delle spalle, e si muovono quasi a scatti, come grandi Schiaccianoci tedeschi, inseriti dentro scatole di costruzioni di legno. Tutti tranne la Fata dai capelli turchini, che si muove leggera nell’aria, ondeggia nel vento e sembra proteggere, con la sua presenza diafana e magica, il “suo” Pinocchio”.
Jon Carling
Jon Carling è un artista indipendente statunitense, è un illustratore professionista e lavora principalmente con matite e inchiostri. I suoi lavori più conosciuti sono illustrazioni di stampo surreale e fantastico realizzate in bianco e nero, mondi immaginari dall’aura spettrale popolati da esseri ibridi tra l’umano e l’animale e streghe ammaliatrici. Dice Carling del suo lavoro: “Lo stupore e la paura tipici del mondo infantile sono alla base delle mie idee e del mio lavoro. Mi piace pensare che mentre disegno sto dando forma alle visioni che avevo da ragazzino di creature e mondi bizzarri, cercando di mantenere la purezza di quello spirito”. Carling ha pubblicato diverse raccolte di disegni e realizzato numerose mostre. Molto legato al mondo della musica, ha realizzato videoclip musicali e lavorato come illustratore anche per gruppi musicali tra cui Julie’s Haircut, Brian Jonestown Massacre, Dead Meadow e Entrance. Lavora a Oakland in California nel quartiere Jack London Square, dove vive con la moglie Jessica e i gatti Louella e Willamina.
Le tavole originali delle “Avventure di Pinocchio” di Carling sono esposte dal 18 al 27 maggio alla galleria BDC Bonanni del Rio Catalog in Borgo delle Colonne 28 a Parma.