Ha visto un grande interesse l’edizione 2018 del Rally Appennino Reggiano, che si è svolto lo scorso weekend, prova valida per la Coppa Italia Rally, e del primo Rally Appennino dedicato alle auto storiche. Una manifestazione che anche quest’anno ha coinvolto decine di equipaggi e ha richiamato centinaia di persone che hanno assistito alle varie prove speciali. Una manifestazione dietro la quale però è stata necessaria una imponente macchina di sicurezza, per garantire sia l’incolumità dei piloti che quella del pubblico.
L’assistenza in pista è stata garantita dalla Croce Verde di Castelnovo Monti e Vetto, che oltre a tutti i servizi di emergenza e urgenza, ai trasporti ordinari, ai trasporti di organi internazionali, ha un ulteriore, importante settore di attività proprio nell’assistenza a manifestazioni ed eventi, dai èpiù piccoli a quelli di alto livello, come appunto questo grande appuntamento motoristica. Nelle due giornate di sabato e domenica, Croce Verde ha coordinato l’attività sul percorso di 9 ambulanze affiancate da un’automedica del 118, 50 volontari, 9 rianimatori, 7 infermieri. Il personale ha dovuto coprire sulle due giornate 20 ore complessive di servizio. Sono stati messi a disposizione anche 8 monitor multi parametrici di ultima generazione e 2 ecografi wireless. La centrale operativa ha utilizzato 10 radio con 3 operatori che curavano le comunicazioni in stretto collegamento con il 118, 2 ponti ripetitori, oltre 10 antenne, necessarie per coordinare tutti i mezzi durante la manifestazione.
“Spesso si sottovaluta lo sforzo organizzativo e umano necessario per garantire la sicurezza durante un evento come il Rally dell’Appennino – spiega il Presidente della Croce Verde, Iacopo Fiorentini – uno sforzo ingente sia per l’alto numero di partecipanti alla gara, sia per l’alta presenza di pubblico. L’edizione di quest’anno non ha visto fortunatamente alcun grave incidente, ma eravamo realmente pronti ad affrontare nel miglior modo possibile qualsiasi eventuale emergenza. Tanto che a fine manifestazione, un commissario della Csai (Commissione Sportiva Automobilistica Italiana) ci ha fatto grandi complimenti affermando che in tutto il territorio nazionale raramente ha visto una preparazione e una assistenza come quella che ha trovato al Rally Appennino Reggiano, tanto che ha chiesto la nostra disponibilità a coordinare la sicurezza anche in altri eventi fuori provincia. Un riconoscimento che ovviamente ci ha fatto molto piacere. Ringrazio tutti coloro che sono stati coinvolti in questi due giorni, per l’ottimo risultato raggiunto”.