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Il Presidente della Croce Verde di Castelnovo Monti interviene sul riordino nazionale dei programmi di formazione

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Anche la Croce Verde di Castelnovo Monti e Vetto appoggia la forte presa di posizione delle reti nazionali delle Pubbliche Assistenze, Croce Rossa e Misericordie, sul riordino dei programmi di formazione per il riconoscimento e la certificazione della figura dell’autista soccorritore. Afferma il Presidente della Croce Verde di Castelnovo e Vice Presidente Regionale delle Pubbliche Assistenze, Iacopo Fiorentini: “A livello nazionale si sta prospettando un numero di ore di formazione per diventare autista soccorritore che è inconciliabile con la figura di un semplice volontario: si parla di 1000 ore di corso, che richiederebbero due anni di formazione continuativa, e che di fatto indirizzerebbero giocoforza queste figure sulla strada della professionalizzazione, perchè un volontario non si può permettere di compiere un percorso del genere nel suo tempo libero. Ricordo che in montagna il servizio sanitario di emergenza è coperto al 97% dal Volontariato e che se venisse approvato sulle basi dell’attuale proposta si ridurrebbe sensibilmente il servizio. Inoltre le associazioni in Emilia Romagna hanno già affrontato il percorso di Accreditamento dei Trasporti Sanitari che ha notevolmente alzato gli standard di preparazione per queste figure”.

Anpas, Croce Rossa Italiana e Misericordie hanno criticato duramente la proposta, facendo appello al Ministero e agli Assessori Regionali “affinché venga immediatamente fermata questa proposta di riordino dei programmi di formazione per il riconoscimento e la certificazione della figura del soccorritore, con particolare riferimento a quella dell’autista soccorritore. Infatti, i nuovi prospetti di percorsi formativi in discussione prevedono un numero di ore e contenuti sproporzionati e insostenibili per il mondo del volontariato, con oltre 1000 ore di didattica. Questo avrebbe forti ripercussioni sulla tutela al diritto alla salute dei cittadini, limitando o addirittura rischiando di escludere l’azione dei volontari che coprono il 40% dei servizi di emergenza, assicurando servizi essenziali e accesso alle cure per milioni di persone”.
”Appoggiamo in toto – conclude Iacopo Fiorentini – la proposta alternativa avanzata da Anpas, Croce Rossa Italiana e Misericordie per delineare il profilo del soccorritore. Un documento che delinea uno standard formativo unico a livello nazionale e riguarda le attività, le competenze cognitive, tecniche, relazionali e l’organizzazione didattica della formazione. Una proposta sostenibile per il volontariato e garanzia di un servizio omogeneo e di qualità. Si prevede in particolare per la formazione della figura di autista soccorritore un percorso da 240 ore, affrontabile a livello di volontariato e comunque sufficiente per garantire una preparazione ideale, che metta in grado i volontari di affrontare le situazioni di emergenza che si troveranno di fronte”.