Sfiora i 29 milioni il bilancio del Comune di Scandiano presentato dalla Giunta e approvato ieri sera dal Consiglio comunale: un bilancio dove risaltano investimenti per quasi 9 milioni, grazie a contributi, sblocchi e incentivi da Regione e Governo.
«Ci sono molte conferme importanti per i nostri concittadini – commenta soddisfatto il Sindaco Alessio Mammi – con servizi potenziati, tasse comunali invariate, una riduzione delle rette scolastiche e una linea di scuolabus in più».
Nel 2018 dunque la fiscalità locale non cambia, e il contribuente scandianese continua a pagare molto meno di chi risiede in altri comuni: per esempio l’addizionale Irpef, meno di 133€ pro capite, contro i 165 della media provinciale (175 regionale e 185 nazionale). Anche l’addizionale comunale all’Irpef è sotto la media reggiana: 0,48% contro 0,55 (calcolo su imponibile di 30.000 euro); su 43 comuni, solo una decina l’ha più bassa.
«In generale – sottolinea Mammi – la “pressione fiscale” a Scandiano è inferiore del 14% alla media nazionale (ca. 86€ in meno a testa), fermo restando che quella locale è solo l’8,4€ di tutta la fiscalità generale. Noi abbiamo cercato di fare la nostra parte, contenendo quella comunale ma riuscendo ugualmente a fornire buoni servizi alle persone. Anche quest’anno abbiamo contenuto il ritocco della Tari: a fronte dell’aumento che sfiora il 4%, stabilito da Atersir a livello regionale, noi siamo riusciti a ridurlo al 2,9 anche con risorse proprie, oltre che con il recupero dell’evasione, e nonostante l’introduzione di nuove agevolazioni e sconti, agevolazioni che abbiamo confermato e in alcuni casi ampliato».
Un fronte, quello della raccolta rifiuti, in cui è in arrivo un giro di vite contro l’abbandono abusivo: i responsabili saranno fotografati, identificati e sanzionati.
«Un’altra ragione di soddisfazione è aver più che dimezzato l’indebitamento, ossia i mutui a copertura delle opere pubbliche: dai 15 milioni del 2009 ai 6,5 del 2017. Questo darà la possibilità a chi verrà dopo di noi, nel 2019, di fare mutui se sarà necessario per realizzare nuovo opere pubbliche. Alla mia “squadra” resta poco più di un anno per portare avanti, e in molti casi completare, il programma di mandato che avevamo presentato nel 2014: così lasceremo un Comune solido, con servizi rafforzati e conti in ordine, per impostare al meglio il lavoro della prossima consigliatura nell’interesse prioritario dei cittadini».