Home Cronaca Tentato omicidio di Scandiano: due ragazzi arrestati dai carabinieri, uno è sassolese

Tentato omicidio di Scandiano: due ragazzi arrestati dai carabinieri, uno è sassolese

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E’ intervenuto in difesa di un amico che, a seguito di un diverbio con gli odierni indagati scaturito per futili motivi, si è ritrovato con un coltello puntato alla gola. Un intervento che ha visto il 20enne cittadino albanese A.S. residente a Scandiano, bomber dell’Arcetana Calcio, rischiare la vita.

E’ stato infatti raggiunto da tre coltellate, due all’emitorace sx e una all’addome che hanno comportato, per la loro profondità e interessamento di organi vitali, uno shock emorragico tanto da vederlo essere condotto, in pericolo di vita, presso l’ospedale di Reggio Emilia. Per questo grave episodio di sangue, avvenuto nelle vicinanze della stazione ferroviaria di Scandiano la notte di domenica 4 febbraio 2018, i carabinieri della locale Tenenza unitamente ai colleghi dell’aliquota operativa della compagnia di Reggio Emilia, che nell’immediato avevano identificato i responsabili, a conclusione di serrate ricerche hanno arrestato, tra Genova e la provincia di Reggio Emilia, i responsabili dell’aggressione raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa, su richiesta della Dr.ssa Giulia STIGNANI sostituto Procuratore titolare dell’indagini concorde con gli esiti investigativi dei carabinieri, dal GIP del tribunale di Reggio Emilia.

In manette con l’accusa di concorso in tentato omicidio e porto abusivo di armi sono finti 2 rapper seguitissimi sui social: J.M. 20enne, nativo di Castelnovo Monti, residente a Viano, ritenuto autore materiale delle coltellate, arrestato a Scandiano la sera dell’8 febbraio e il complice E.F.  36enne originario di Sassuolo e residente a Viano, arrestato ieri sera a Genova al culmine di una mirata attività di ricerca condotta dai carabinieri reggiani in trasferta nel capoluogo ligure. J.M. si trova ora ristretto presso il carcere di Reggio Emilia mentre E.F. presso quello di Genova, entrambi a disposizione della magistratura reggiana.

La vittima era stata accoltellata la notte del 4 febbraio detto, non lontano dalla stazione ferroviaria di Scandiano a seguito di una lite scaturita per futili motivi con gli odierni indagati. In particolare era intervenuto in difesa di un amico a cui era stato puntato il coltello alla gola. I responsabili fuggiti sono poi stati identificati dai carabinieri di Scandiano e dell’aliquota operativa della compagnia di Reggio Emilia e quindi finiti in manette in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del tribunale di reggio Emilia su richiesta della procura reggiana concorde con gli esiti investigativi dei carabinieri.

Nel corso delle indagini i carabinieri, poco lontano dal luogo dell’accoltellamento, hanno rinvenuto e sequestrato il coltello avente lama di 8,5 con ancora tracce di sangue mentre nell’abitazione del rapper, dove J.M. risulterebbe essersi cambiato, hanno sequestrato gli abiti di quest’ultimo sui quali risulterebbero tracce verosimilmente ematiche. All’origine dell’accoltellamento vi sarebbe quindi una lite nata per futili motivi a seguito dell’occasionale incontro nei pressi della stazione fra la vittima e i suoi amici con gli odierni arrestati.