Anas ha aperto al traffico la variante alla strada statale 63 “del Valico del Cerreto”, nel comune di Casina, in provincia di Reggio Emilia, alla presenza del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio.
Il nuovo tracciato, lungo circa 1,5 km, si innesta a sud dell’abitato di Bocco tramite una rotatoria di nuova realizzazione e si sviluppa in galleria a monte dell’abitato, ricongiungendosi con l’attuale sede stradale a nord della frazione, con una seconda rotatoria.
“La conclusione dei lavori e l’apertura della variante Bocco-Canala a Casina – ha affermato il Ministro Graziano Delrio – è una buona notizia per l’Appennino e la provincia reggiana. Aumenta la sicurezza lungo un altro tratto della statale 63 e si abbrevia anche il tempo di percorrenza. Con tutti gli enti coinvolti, continuiamo a migliorare la qualità di questa arteria”.
“L’opera – ha affermato il presidente dell’Anas Gianni Vittorio Armani – dell’investimento complessivo di oltre 48 milioni di euro, consentirà di bypassare completamente il centro abitato, riducendo i disagi per i residenti e i tempi di percorrenza nonché innalzando notevolmente i livelli di sicurezza”.
L’infrastruttura comprende un viadotto e due gallerie lunghe complessivamente 1 km: la galleria “Mulino del Vaglio”, lunga 323 metri, e la Galleria “Bocco”, della lunghezza di 708 metri.
La galleria “Bocco” è dotata dei più moderni impianti tecnologici di sicurezza e servizio all’utenza: impianto di illuminazione Led, colonnine SOS e segnaletica luminosa, pannelli a messaggio variabile sia in galleria che in corrispondenza delle rotatorie, impianto di videosorveglianza, rilevazione automatica degli incendi, impianto antincendio con riserva idrica, impianto di ventilazione e gruppo di continuità elettrica per garantire il funzionamento di tutti gli impianti anche in caso di black out.
La sezione stradale è costituita da due corsie, una per senso di marcia, da 3,75 metri ognuna e da due banchine laterali da 1,50 metri, per una larghezza complessiva della carreggiata pari a 10,5 metri.
I lavori hanno compreso anche la realizzazione di opere di sostegno (muri e terre armate), interventi per il consolidamento dei versanti in frana (trincee drenanti in calcestruzzo e pozzi drenanti), barriere fonoassorbenti lungo il viadotto, manufatti per la regimentazione idraulica e un edificio a servizio degli impianti in galleria.