Tanti appuntamenti all’insegna del teatro per celebrare una grande attrice del passato come Virginia Reiter, coeva di Eleonora Duse e di Sarah Bernhardt, da cui era ammirata, interlocutrice di D’Annunzio e prima interprete della Lupa di Verga. Il Festival Virginia Reiter nasce nel 2007 da un’idea del regista e sceneggiatore Giuseppe Bertolucci e da venerdì 22 a domenica 24 settembre Modena propone tre giorni di iniziative dedicate al “lavoro dell’attrice”, organizzate dall’Associazione di Promozione Sociale Virginia Reiter in collaborazione con ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione e sostenute e patrocinate da Comune di Modena, Regione Emilia Romagna, Mibact, BPER Banca, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e Amici dei Teatri modenesi.
Si comincia infatti venerdì 22 settembre alle ore 21.00 al Teatro delle Passioni con gli allievi della Scuola di Teatro Iolanda Gazzerro – laboratorio permanente per l’attore di ERT, che propongono “Scene da Madame Sans – Gêne” di Victorien Sardou e Emile Moreau, a cura di Nicola Bortolotti. Un omaggio a Virginia Reiter, in quanto Madame Sans – Gêne era il celebre cavallo di battaglia della grande attrice modenese, e costituisce un esempio di drammaturgia oggi poco o nulla frequentata sui nostri palcoscenici ma che, proprio per questo, ha fornito un fertile terreno d’indagine per una nuova generazione di attori in formazione.
Sabato 23 invece, già a partire dalle ore 16, in Piazza della Pomposa a Modena hanno luogo le Masterclass sul lavoro di attrice con le interpreti Silvia Pernarella (finalista Premio Reiter nel 2015) e Debora Zuin (Premio Reiter nel 2003).
Alle ore 17.30 invece è la volta della Lectio Magistralis della grande attrice Francesca Benedetti, che si racconterà in un excursus dedicato al rapporto che le attrici hanno con il loro lavoro e la loro storia. L’appuntamento sarà introdotto da Laura Marinoni, direttrice artistica del Premio Virginia Reiter.
Alle ore 21 al Teatro delle Passioni la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi mette in scena “Dov’è la strada per le stelle”, un progetto didattico curato dal direttore dell’accademia, Giampiero Solari che, a partire dalla struttura del Coro nella tragedia greca, utilizza testi e musiche di Lucio Dalla come ispirazione scenica, verbale e musicale.
Domenica 24 settembre, a partire dalle ore 16.30 presso il cinema Sala Truffaut, viene proiettato “Il fantasma della libertà” di Luis Buñuel, con una presentazione a cura di Maurizio Porro, giornalista già membro della giuria del Premio Reiter e Alberto Morsiani e la partecipazione di Milena Vukotic.
Alle ore 18.00 presso il Teatro Storchi sarà invece possibile incontrare le tre finaliste del Premio Reiter 2017 ovvero Petra Valentini, Roberta Caronìa e l’intero cast di attrici del progetto “Santa Estasi – Atridi: otto ritratti di famiglia”, diretto da Antonio Latella: Barbara Chichiarelli, Marta Cortellazzo Wiel, Mariasilvia Greco, Barbara Mattavelli, Federica Rosellini, Ilaria Matilde Vigna, Giuliana Vigogna.
A partire dalle ore 21.00 infatti, questa volta al Teatro delle Passioni, avrà luogo la XIII edizione del Premio Virginia Reiter, assegnato alla migliore attrice del panorama teatrale italiano nella fase iniziale della sua carriera. Nel corso della serata sarà inoltre assegnato il V Premio Giuseppe Bertolucci alla migliore attrice internazionale tra le nuove generazioni e il Premio Virginia Reiter alla Carriera a Milena Vukotic, grande interprete del nostro tempo.
Finaliste del Bertolucci sono Hayley Squires, Florence Pugh e le tre attrici protagoniste del film israeliano “Libere, disobbedienti, innamorate”, ovvero Mouna Hawa, Sana Jammalieh e Shaden Kanboura.
A selezionare chi avrà saputo distinguersi nel corso dell’ultima stagione teatrale e cinematografica una giuria di esperti presieduta da Ennio Chiodi – a cui Sergio Zavoli da quest’anno passa il testimone – e composta da Rodolfo Di Giammarco (la Repubblica), Gianfranco Capitta (il Manifesto), Maria Grazia Gregori (l’Unità) e Maurizio Porro.
“L’Associazione Virginia Reiter desidera ringraziare pubblicamente il maestro Sergio Zavoli – spiega Anna Reiter, direttrice dell’associazione – perché con la sua presidenza il Premio ha avuto un grande impulso e gli siamo molto grati per il suo impegno. Siamo dispiaciuti del fatto che lui ci lasci, ma anche felici di questo passaggio di testimone a Ennio Chiodi, da anni membro della giuria del riconoscimento, di cui conosce già tutte le dinamiche”.
Padrini del Premio Reiter e del Bertolucci saranno, rispettivamente, i giovani e già apprezzati attori Fabrizio Falco e Lino Guanciale.
La manifestazione, a ingresso libero e gratuito, coinvolge anche il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma attraverso la realizzazione di video tributo a Virginia Reiter e Giuseppe Bertolucci ed è realizzata dall’Associazione di Promozione Sociale Virginia Reiter di Modena in collaborazione con ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione. Enti promotori e patrocinanti dell’iniziativa sono il Comune di Modena e la Regione Emilia Romagna, BPER Banca, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, il MIBACT – Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e Amici dei Teatri modenesi, oltre al Comune di Roma, il Teatro di Roma e la Regione Lazio,
Anche quest’anno Santella gioielli di Sperlonga ha realizzato, a cura della designer Daniela Izzi, i gioielli con cui verranno omaggiate le vincitrici del Premio Virginia Reiter e Giuseppe Bertolucci, mentre il manifesto del Festival è stato realizzato dal giovane creativo dello IED Andrea Marchi.
Silvia Pernarella (foto)
Vincitrice del Premio Duse 2015 come miglior attrice giovane italiana è finalista al Premio Virginia Reiter 2015. Si diploma al Piccolo Teatro di Milano e lavora, tra gli altri, con due dei maestri e registi della scena teatrale internazionale, Luca Ronconi e Peter Stein. Nel 2016 è Carmen nel “Calderon” di Pasolini con la regia di Federico Tiezzi e la Cagna nell’adattamento di “Ragazzi di Vita” di Pasolini con la Regia di Massimo Popolizio, produzione del Teatro Argentina di Roma in scena – per il secondo anno – il prossimo dicembre. Collabora con i principali Teatri Stabili di prosa in Italia e all’estero. Conduce da tre anni, in tutta Italia, corsi di Filosofia del Teatro insieme a Igor Sibaldi, lavora per una Radio Web ed è autrice di Blog sull’Arte del Teatro. E’ protagonista del cortometraggio “La Diva”, prodotto dalla film Commission di Genova, pluripremiato in Europa e negli USA.
Debora Zuin
Diplomata alla scuola del Piccolo Teatro di Milano, lavora con numerosi registi italiani ed europei tra i quali Giorgio Strehler, Alfredo Arias, Peter Stein, Luca Ronconi, Marco Baliani, Elio de Capitani. Stringe un lungo sodalizio con Federico Tiezzi per cui è “Ismene” in Antigone di Brecht, Diamante nei “Giganti” pirandelliani, Adela Quested in “Passaggio in India”, Lucia ne “I Promessi sposi alla prova”, Rosaura nel “Calderon” pasoliniano. Collabora da alcuni anni con il gruppo milanese Animanera e con la casa di produzione audiolibri Alfaaudiobook. Fa parte inoltre del collettivo artistico Femmes Nomades con sede all’Arta di Parigi. Rare apparizioni televisive e cinematografiche con B. Bigoni, A. Sironi, P. Greenaway, G. Salvatores, C.Centimeri e M.Maccaferri. Premio speciale della giuria La Parola e il gesto, Premio Virginia Reiter 2003, premio Eleonora Duse attrice emergente 2005.
Francesca Benedetti
Frequenta a Roma il corso di recitazione dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica, dopo il diploma inizia a recitare con la regia di Orazio Costa Giovangigli nella tragedia “Ifigenia” in Tauride con Alberto Lupo, Lilla Brignone e Andrea Bosic, dopo il passaggio in varie compagnie con Gigi Proietti e Virginio Gazzolo fonda a Roma il Teatro Centouno con la direzione artistica di Antonio Calenda, dove sarà protagonista di varie stagioni di prosa. Nel 1957, debutta nella prosa televisiva e radiofonica della RAI, interpretando in video la parte di Ninon, in “Cosa sognano le fanciulle”, di de Musset, con la regia di Enzo Ferrieri, in diretta dal Teatro Convegno di Milano. A febbraio 2018 sarà nell’“Antigone” di Sofocle di Federico Tiezzi.
PREMIO VIRGINIA REITER: ECCO LE TRE FINALISTE CHE SI CONTENDERANNO LA PALMA
Riconoscere e promuovere la migliore attrice del panorama teatrale italiano nella fase iniziale della sua carriera: è questo lo scopo fondamentale che si prefigge il Premio Virginia Reiter, che il prossimo 24 settembre giunge alla sua XIII edizione.
A selezionare chi ha saputo distinguersi nel corso dell’ultima stagione teatrale è stata una giuria di esperti presieduta dal nuovo presidente Ennio Chiodi e composta da Rodolfo Di Giammarco (la Repubblica), Gianfranco Capitta (il Manifesto), Maria Grazia Gregori (l’Unità) e Maurizio Porro, mentre la direttrice artistica della manifestazione è Laura Marinoni e il Padrino del Premio quest’anno sarà il giovane e già apprezzato attore Fabrizio Falco. Grande attesa per il nome della vincitrice: a contendersi la palma saranno Petra Valentini, Roberta Caronìa e il cast di giovani attrici del progetto “Santa Estasi”, diretto da Antonio Latella.
L’appuntamento, a ingresso libero, sarà presso il Teatro delle Passioni di Modena a partire dalle ore 21.00. La manifestazione è realizzata dall’Associazione di Promozione Sociale Virginia Reiter in collaborazione con ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione. Enti promotori e patrocinanti dell’iniziativa sono il Comune di Modena e la Regione Emilia Romagna, Mibact, BPER Banca, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e Amici dei Teatri modenesi, oltre al Comune di Roma e la Regione Lazio.
Dopo il successo del progetto dello scorso anno, è confermato il coinvolgimento del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma attraverso la realizzazione di video tributo a Virginia Reiter e Giuseppe Bertolucci. Nel corso della serata avranno infatti luogo anche le cerimonie di premiazione della quinta edizione del Premio Giuseppe Bertolucci – intitolato al regista che ha dato tanto impulso al Premio Reiter e ha ideato il Festival omonimo, e assegnato dal Padrino Lino Guanciale a un talento scelto tra le migliori attrici straniere delle giovani generazioni – e del Premio Virginia Reiter alla Carriera alla grande interprete Milena Vokotic.
Petra Valentini
Si diploma alla scuola d’arte drammatica Paolo Grassi di Milano. Al Piccolo Teatro di Milano è diretta da Damiano Michieletto in “Divine Parole” e da Federico Tiezzi in “Questa sera si recita a soggetto”. Nel 2016 viene scelta da Toni Servillo per interpretare Claudia/Elvira nello spettacolo “Elvira”. Lavora con Francesco Saponaro ed è attualmente una dei dieci allievi scelti per il corso di perfezionamento per attori “Dentro la scuola d’estate” del centro teatrale Santa Cristina fondato da Luca Ronconi.
Roberta Caronìa
Diplomata giovanissima all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, è già attiva dal 2006 in ruoli importanti. Nel 2009 è Antigone in “Edipo a Colono” con Giorgio Albertazzi, nel 2011 interpreta Ermione nell’”Andromaca” di Euripide e, nel 2012, Natalija Herzen in “The Coast of Utopia” di Tom Stoppard con la regia di Marco Tullio Giordana. Nel 2017 è protagonista femminile nella mini serie di Rai Uno “I fantasmi di Portopalo” accanto a Beppe Fiorello e a Giuseppe Battiston, oltre che in teatro di “Viaggio di Enea” (teatro Nazionale di Roma) e del monologo “Ifigenia in Cardiff” (teatro di Dioniso, regia Malosti). Attualmente è impegnata nelle riprese di una nuova fiction Rai.
Cast “Santa Estasi – Atridi: otto ritratti di famiglia”
Barbara Chichiarelli, Marta Cortellazzo Wiel, Mariasilvia Greco, Barbara Mattavelli, Federica Rosellini, Ilaria Matilde Vigna, Giuliana Vigogna, dirette da Antonio Latella, sono già state vincitorci del Premio Ubu 2016 e ospiti al Festival di Avignone 2017. Si tratta di un progetto sui generis, pensato originariamente come traccia per lo svolgimento e l’esito di un Corso di alta formazione per attori e drammaturghi dedicato alla tragedia greca, che ha però superato ogni aspettativa imponendosi come opera compiuta, gravida di idee, di istanze di ricerca e di energia, e come tale è stato riconosciuto in modo unanime da critica e pubblico.
Il Premio Virginia Reiter annovera oggi tra le sue vincitrici nomi di attrici italiane del calibro di Manuela Mandracchia, Francesca Ciocchetti, Anna della Rosa, Licia Lanera, Lucrezia Guidone, Debora Zuin, Laura Pasetti, Federica Bonani, Caterina Simonelli, Silvia Calderoni e Sara Putignano.
Anche quest’anno Santella gioielli di Sperlonga ha realizzato, a cura della designer Daniela Izzi, i gioielli con cui verranno omaggiate la vincitrice del Premio Virginia Reiter e del Premio Bertolucci, mentre il manifesto del Festival è stato realizzato dal giovane creativo dello IED Andrea Marchi.
SQUIRES, PUGH E LE TRE ATTRICI DI “LIBERE, DISOBBEDIENTI, INNAMORATE” LE FINALISTE DEL PREMIO GIUSEPPE BERTOLUCCI
Quale sarà la giovane attrice che avrà saputo distinguersi maggiormente nel corso dell’ultima stagione teatrale e cinematografica al di fuori dal nostro Paese? Recentemente intitolato al grande regista e sceneggiatore che ha dato tanto impulso al Premio Reiter ideando il Festival omonimo, il Premio Bertolucci verrà assegnato a un talento scelto tra le migliori attrici del panorama teatrale e cinematografico internazionale nella fase iniziale della loro carriera e sarà consegnato il prossimo 24 settembre al Teatro delle Passioni di Modena, con ingresso libero e gratuito, a partire dalle ore 21.00. Dal 2007 il Premio Virginia Reiter è infatti affiancato da un Festival omonimo, ideato da Giuseppe Bertolucci e dedicato al “lavoro dell’attrice”, ed è proprio in questo ambito che nasce il Premio Bertolucci, a ingresso gratuito, che giunge quest’anno alla sua V edizione.
A contendersi la palma saranno le attrici Hayley Squires, Florence Pugh e le tre protagoniste del film israeliano tradotto in Italia come “Libere, disobbedienti, innamorate”, ovvero Mouna Hawa, Sana Jammalieh e Shaden Kanboura.
Hayley Squires è un’attrice e sceneggiatrice. Ha frequentato la Rose Bruford College laureandosi nel 2010. Conosciuta per “Call the Midwife” (2012), “Southcliffe” (2013), “Complicit” (2013), “Blood Cells” (2014), la sua prima sceneggiatura, “Vera Vera Vera”, è stata prodotta e messa in scena dal Royal Court Theatre nel 2012.
Florence Pugh, originaria di Oxford, già apprezzata per “The Falling” (2014) e “Marcella” (2016) è divenuta nota al grande pubblico con il film drammatico britannico “Lady MacBeth” (2016) diretto da William Oldroyd.
Mouna Hawa, Sana Jammalieh e Shaden Kanboura sono invece le protagoniste di “Bar Bahr” (2016), il film opera prima della 35enne Maysaloun Hamoud – nata a Budapest ma sempre vissuta in Israele – dedicato alle donne musulmane in Israele che si confrontano con l’intolleranza religiosa.
A selezionare chi ha saputo distinguersi nel corso dell’ultima stagione cinematografica è stata una giuria di esperti presieduta da Ennio Chiodi e composta da Rodolfo Di Giammarco (la Repubblica), Gianfranco Capitta (il Manifesto), Maria Grazia Gregori (l’Unità) e Maurizio Porro, mentre il Padrino del Premio sarà il giovane e apprezzato attore Lino Guanciale.
Giuseppe Bertolucci, figlio del poeta Attilio, mosse i primi passi nel mondo del cinema facendo da aiuto al fratello maggiore Bernardo. Nel 1975, insieme a quest’ultimo e a Franco Arcalli, scrisse la sceneggiatura di “Novecento”. Nello stesso anno scrisse il monologo teatrale “Cioni Mario di Gaspare fu Giulia” per Roberto Benigni, suo grande amico, da cui fu tratto il film del 1977 “Berlinguer ti voglio bene”. Lavorò, tra le altre, alle sceneggiature di “La luna” di Bernardo Bertolucci, “Tu mi turbi” di Benigni e “Non ci resta che piangere” di Benigni e Massimo Troisi, oltre a essere un apprezzato regista di numerosi spettacoli teatrali come, da ricordare, l’ultimo, “Anna Karenina. Prove aperte di infelicità” con Sonia Bergamasco. Per molti anni presidente della Cineteca di Bologna, si è spento nel 2012 all’età di 65 anni.
Il Premio Giuseppe Bertolucci è realizzato a cura dell’Associazione di Promozione Sociale Virginia Reiter in collaborazione con ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione. Enti promotori e patrocinanti dell’iniziativa sono il Comune di Modena e la Regione Emilia Romagna, Mibact, BPER Banca, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e Amici dei Teatri modenesi, oltre al Comune di Roma e la Regione Lazio.
Anche quest’anno Santella gioielli di Sperlonga ha realizzato, a cura della designer Daniela Izzi, i gioielli con cui verranno omaggiate la vincitrice del Premio Virginia Reiter e del Premio Bertolucci, mentre il manifesto del Festival è stato realizzato dal giovane creativo dello IED Andrea Marchi.
IL PREMIO VIRGINIA REITER ALLA CARRIERA ASSEGNATO A MILENA VUKOTIC
Grande interprete del nostro tempo, Milena Vukotic è nota al pubblico per il ruolo di Pina Fantozzi nella saga “Fantozzi” di Paolo Villaggio e per quello di Enrica Solari nella serie televisiva “Un medico in famiglia”, ma è anche una affermata attrice teatrale.
Domenica 24 settembre il Festival Virginia Reiter le rende omaggio: a partire dalle ore 16.30, presso il cinema Sala Truffaut, verrà proiettato il film “Il fantasma della libertà” di Luis Buñuel, con una presentazione a cura di Maurizio Porro, giornalista già membro della Giuria del Premio Reiter e Alberto Morsiani e la partecipazione di Milena Vukotic stessa.
Alle ore 21.00 invece, presso il Teatro delle Passioni a ingresso libero e gratuito, avrà luogo la cerimonia del Premio Virginia Reiter alla Carriera.
Milena Vukotic (Roma, 23 aprile 1935) vincitrice di un Nastro d’argento e più volte (1983, 1991, 2014) candidata al David di Donatello, è figlia di un commediografo di origine montenegrina e di una pianista italiana. Fin da bambina ha studiato recitazione e danza classica, in Italia e in Francia. Dopo aver fatto parte del corpo di ballo del Grand Ballet du Marquis de Cuevas, decise di dedicarsi esclusivamente alla sua primaria passione, la recitazione. Attrice minuta e delicata, dotata di soavità e leggerezza unita a una notevole dose di classe che da sempre la contraddistingue, ha attraversato il cinema italiano (e non solo), dai primi anni sessanta fino ad oggi. Risale al 1960 il debutto cinematografico nel “Sicario” di Damiani. Poi le numerose commedie degli anni sessanta, affiancate a film d’autore dei più prestigiosi registi: “Il giovedì” (1963) di Risi, “Giulietta degli spiriti” (1965) e l’episodio Toby Dammit (inserito in “Tre passi nel delirio”, 1968) di Fellini, i primi due capitoli (1975 e 1982, entrambi di Monicelli) della trilogia di “Amici miei”, “L’arcidiavolo” (1966) e “La terrazza” (1980) di Scola, “La bisbetica domata” (1967) di Zeffirelli, “Il fascino discreto della borghesia” (1973), “Il fantasma della libertà” (1974) e “Quell’oscuro oggetto del desiderio” (1976) di Luis Buñuel.
I suoi ruoli comunque sono quasi sempre di contorno, da caratterista, come la servetta timida e silenziosa oppure la signora dell’alta borghesia sofisticata e distinta. Attiva anche in televisione, nel 1964 Lina Wertmüller la scelse per il ruolo di una delle sorelle del “Gian Burrasca” di Rita Pavone e fu anche l’indovinata protagonista di “Nel mondo di Alice”, trasposizione televisiva del celebre romanzo Alice nel Paese delle Meraviglie di Lewis Carroll del 1974. Condusse inoltre molti programmi per ragazzi irradiati dal Centro di Produzione RAI di Torino, tra cui “L’amico libro” nel 1968 e “Musica insieme” nel 1980.
In teatro è stata una delle attrici predilette di Rina Morelli (fra gli spettacoli “Oh, che bella guerra” del 1982 e “Così è se vi pare” di Pirandello nel 1983) e ha lavorato anche in altri prestigiosi allestimenti accanto a Franco Zeffirelli, Giorgio Strehler, Paolo Poli e Jean Cocteau.
Al grande pubblico è rimasta indissolubilmente legata al personaggio di “Pina”, la moglie disincantata ma sempre sottomessa di Ugo Fantozzi, il personaggio di Paolo Villaggio, fino al Nastro d’Argento come miglior attrice non protagonista conseguito nel 1994 per “Fantozzi in paradiso”. Dal 1998 ha partecipato alla serie TV di successo “Un medico in famiglia”, dove interpreta il personaggio snob di nonna Enrica, contrapposta al più affabile Lino Banfi nel ruolo di nonno Libero. Nel 2007 ha lavorato nei film di Ferzan Özpetek “Saturno contro”, dove ha il ruolo di un’arcigna infermiera, e “Un giorno perfetto”, nel cameo di una professoressa. Nello stesso anno le è stato conferito il Ciak d’oro alla carriera. Nel 2014 ottiene la terza nomination al David di Donatello grazie alla sua partecipazione al film testamento di Carlo Mazzacurati “La sedia della felicità”, dopo quelle ricevute, nella categoria di migliore attrice non protagonista, per i film “Amici miei – Atto II°” nel 1983, e “Fantozzi alla riscossa”, nel 1991.
Il Premio Virginia Reiter alla Carriera è realizzato a cura dell’Associazione di Promozione Sociale Virginia Reiter in collaborazione con ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione. Enti promotori e patrocinanti dell’iniziativa sono il Comune di Modena e la Regione Emilia Romagna, Mibact, BPER Banca, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e Amici dei Teatri modenesi, oltre al Comune di Roma e la Regione Lazio.