Le indagini condotte dai carabinieri della stazione di Baiso in merito all’identificazione del ladro che ha utilizzato un bancomat sottratto dall’interno di un’autovettura in sosta in un parcheggio della frazione Felina di Castelnovo Monti, il cui utilizzo ha raggiunto la cifra di 1.000 euro, hanno consentito di individuare l’autore in un noto pregiudicato di Castelnovo Monti. La vicenda è quindi culminata con la denuncia in stato di libertà di un 44enne reggiano noto, per via dei suoi precedenti, agli stessi carabinieri di Baiso, in ordine ai reati di furto aggravato su autovettura e indebito utilizzo di carta bancomat.
L’origine della vicenda risale al pomeriggio del 10 giugno scorso quando il ladro, all’epoca dei fatti ignoto, rubava, dall’interno di un’autovettura parcheggiata in un’area della frazione Felina di Castelnovo Mont il portafoglio che un operaio 42enne reggiano aveva lasciato incustodito all’interno del vano porta oggetto della sua auto. Documenti personali, un centinaio di euro: questo il bottino del malvivente che ha poi rimpinguato con ulteriori 1.000 euro attraverso l’indebito utilizzo della carta bancomat del derubato. Oltre al furto pertanto l’operaio ha denunciato, come da lui successivamente appreso dall’estratto conto bancario, l’indebito utilizzo della carta bancomat posto in essere lo stesso giorno del furto per prelievi di contante pari a 1.000 euro prelevati dagli sportelli di una banca di Castelnovo Monti. La tecnologia, come accade spesso in questi casi, è venuta incontro alle indagini dei carabinieri di Baiso che hanno acquisito le immagini del sistema di videosorveglianza della banca, analizzando i filmati negli orari del prelievo. Una prima importante svolta alle indagini seguita da una fortunosa coincidenza: i filmati visionati dai militari negli orari degli indebiti prelievi ritraevano il volto di un uomo di Castelnovo Monti immediatamente riconosciuti in quanto noto ai Carabinieri. La fedina penale “sporca” ha giocato quindi a sfavore del ladruncolo, cosa praticamente impossibile se l’uomo fosse stato incensurato. Una volta identificato il 44enne veniva denunciato alla Procura reggiana in ordine ai citati riferimenti normativi violati.