Sono centinaia, forse migliaia, i cittadini bolognesi e non (molti i turisti stranieri incuriositi dalle piéce teatrali) che stanno seguendo le narrazioni popolari con cui Assemblea legislativa regionale e Associazione dei famigliari delle vittime ricordano il 37 esimo anniversario della strage di Bologna del 1980. Gli attori non professionisti (seguiti in queste ore da tutte le testate, compresi inviati di televisioni pubbliche e private nazionali e collegamenti in diretta di Rainews24, il canale di informazione no stop della Rai) sono impegnati in una vera e propria prova di resistenza fisica. L’afa non darà tregua oggi, ma i narratori- semplici cittadini, attori non professionisti che lavorano su un’idea del regista Matteo Belli e su testi della storica Cinzia Venturoli- resteranno 12 ore in piedi in 85 punti della città (qui la mappa interattiva per trovarli) a raccontare chi erano le vittime del 2 agosto 1980.
Le narrazioni dureranno una media di 5 minuti ogni ora dalle 11 alle 23. Chi vuole può filmare i narratori e postare i suoi video su Facebook alla pagina @assemblealegislativa. Sul campo numerosi cameraman dell’Assemblea e operatori di tv private regionali che collaborano con l’istituzione a un documentario video che sarà presentato a settembre.
Anche l’arcivescovo di Bologna, Matteo Maria Zuppi, celebrando la messa di suffragio per le vittime della strage nella chiesa di San Benedetto, in via Indipendenza, poco distante dalla stazione, ha voluto menzionare i narratori nella sua omelia. “Una bella iniziativa”, ha detto Zuppi, “quella degli 85 narratori che hanno raccolto tanti frammenti della storia delle persone”. L’arcivescovo ha parlato di “vicinanza” dell’evento al sentimento dei famigliari delle vittime, “perchè è la vita ordinaria che vogliamo raccontare. Ci ricorderemo che ognuno di loro era una persona. Che c’è stata una vita vissuta e anche una vita rubata dagli assassini”.
“Ringrazio a nome dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna tutti i narratori e tutte le guide di Cantiere 2 agosto. Un grazie di cuore a tutti i cittadini che hanno reso possibile questo bellissimo esercizio di memoria collettiva”, ha detto la presidente del parlamento regionale Simonetta Saliera. “Abbiamo dimostrato che, senza odio né rancore, possiamo e dobbiamo ricordare e insegnare, lo dobbiamo a chi non c’è più e a chi ha dedicato una vita alla ricerca della verità. Non ci stancheremo mai di chiedere tutta la verità e giustizia, non ci arrenderemo mai al silenzio: vogliamo ricordare perché ogni amnesia è una sommaria amnistia”.