Nel pomeriggio di ieri, grazie a degli accertamenti condotti dall’Ufficio Immigrazione, relativamente ad una richiesta di permesso di soggiorno presentata da un cittadino albanese con l’utilizzo di un alias, è emerso che a carico di questi pendeva un ordine di cattura emesso dalla Procura generale presso la Corte d’Appello dell’Aquila per una condanna a 10 anni, 7 mesi ed 11 giorni emessa per i reati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, nonché per reati in materia di detenzione e porto illegale di armi.
L’ordine di cattura risultava diramato oltre che sul territorio nazionale anche nell’area Shengen per estendere le ricerche del soggetto. Il personale della Squadra Mobile si poneva immediatamente alla ricerca del cittadino albanese I.A., classe 1966, scovando il ricercato, intorno alle 16 all’interno del giardino dell’abitazione di sua sorella in Scandiano, probabilmente intento ad una tintarella estiva. Tratto in arresto è stato condotto nella casa circondariale di Reggio Emilia.