C’è ancora tempo per aderire all’azione collettiva di risarcimento lanciata da Fita CNA contro alcune grandi case costruttrici di autocarri, giudicate colpevoli dalla Commissione Europea di aver costituito un cartello che avrebbe penalizzato i clienti, evidenza accertata e sanzionata con una multa di quasi tre miliardi di euro.
Un’azione che vede in prima fila anche la Fita di Modena, che ha raccolto l’adesione di… quasi 10 chilometri di camion: 639 automezzi, per un rimborso complessivo superiore ai 50 milioni di euro e 230 imprese coinvolte. Ma il numero potrebbe crescere, perché la raccolta delle adesioni si protrarrà sino al 31 luglio 2017.
“L’azione collettiva – afferma Gianni Righetti, presidente della CNA Fita di Modena – è aperta a tutte le imprese che hanno acquistato, preso in leasing o noleggiato a lungo termine, autocarri di oltre 6 tonnellate delle marche DAF, Mercedes, Iveco, MAN Volvo, Renault e Scania, immatricolati tra il 1997 ed il 2013.
L’azione, alla quale gli associati CNA possono partecipare senza anticipare spese legali, punta ad instaurare un giudizio per tutelare collettivamente gli interessi degli autotrasportatori e fare ottenere a ciascuno di essi, il rimborso per il danno effettivamente subito”.
In via del tutto indicativa si può stimare un sovrapprezzo medio, generato dai cartelli, che si aggira intorno al 20% del costo del camion acquistato nel periodo di vigenza dell’accordo illecito. E’ questa la somma che potrebbe essere recuperata con questa sorta di Class Action.
Chi è interessato ad aderire all’azione collettiva, può ancora rivolgersi al responsabile di CNA Fita di Modena, Franco Spaggiari, tel. 348 2740131 email fspaggiari@mo.cna.it