Girava per i comuni dell’Appennino reggiano cercando di piazzare “porta a porta” a commercianti ed esercenti tessere per la raccolta funghi. Una condotta anomala, quella compiuta domenica da un uomo in alcuni comuni dell’Appennino reggiano, che ha insospettito un barista di Carpineti a cui lo sconosciuto è riuscito a piazzare, ricevendo dal barista un anticipo di 100 euro, un blocchetto contenente 25 tessere per la raccolta funghi per l’anno 2017.
Il barista ha segnalato l’accaduto ai carabinieri del paese che, intervenuti, hanno accertato trattarsi di un blocchetto relativo alla raccolta funghi per l’anno 2016, quindi scaduto, appartenente a una partita di blocchetti, di un controvalore complessivo di circa 100.000 euro, rubato dagli uffici dell’Unione Montana dell’Appennino reggiano, probabilmente sabato scorso. Nell’ipotesi che lo sconosciuto potesse avere altre tessere per la raccolta funghi, i carabinieri avviavano le ricerche dell’uomo visto allontanarsi a bordo di una Fiat Panda. Nel corso delle ricerche i carabinieri di Carpineti intercettavano l’autovettura oggetto delle ricerche che veniva fermata. Alla guida i militari identificavano un 44enne di Castelnovo Monti noto agli operanti per precedenti specifici anche in materia di reati contro il patrimonio.
Terminate le procedure di identificazione i militari procedevano all’ispezione del conducente estesa poi anche all’autovettura rinvenendo 2700 tessere per la raccolta funghi scadute racchiuse in 108 blocchetti del controvalore di 93.000 euro risultate tutte rubate dagli uffici dell’Unione Montana dell’Appennino reggiano di Castelnovo Monti. “Le ho trovate in strada!” Questa la banale scusa del 44enne che tuttavia veniva condotto in caserma dove alla luce dei fatti i militari procedevano a denunciarlo alla Procura reggiana con l’accusa di ricettazione sequestrandoli tutti i blocchetti contenenti le tessere per la raccolta funghi.