“Il posto di chi arriva”: l’eredità culturale della immigrazione nella biografia storica del Distretto Ceramico. Martedì 6 giugno il Comune di Sassuolo, in collaborazione con i Comuni di Fiorano e Maranello, presenta il progetto di ricerca del Laboratorio di Storia delle Migrazioni di Unimore.
Esiste una specificità dei flussi migratori da e per il Distretto Ceramico, nel contesto della provincia modenese?
Quale rapporto sussiste tra gli arrivi provenienti da territori prossimi, come l’Appennino, poi da geografie più lontane ma sempre italiane, il Mezzogiorno e le Isole, infine dai Paesi extraeuropei?
A quali difficoltà e quali opportunità si è trovato di fronte un immigrato giunto da Catanzaro come da Tangeri?
Quali relazioni e tensioni intercorrono tra la persona che migra e il luogo d’accoglienza?
Cosa è il posto di chi arriva? E quali ripercussioni sullo spazio pubblico?
Come questi sono stati attraversati e modificati dalle domande di cittadinanza progressivamente rivendicate da sempre nuovi soggetti migranti (individui o organizzati tra loro)?
Quali le risposte fornite dai soggetti collettivi, le soluzioni adottate dalle istituzioni?
Sono alcune delle domande su cui si è concentrato il progetto di ricerca “Il posto di chi arriva”, proposto nel gennaio 2016 dal Laboratorio di Storia delle Migrazioni (afferente al Dipartimento di studi linguistici e culturali dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia) con il sostegno fattivo dei Comuni di Sassuolo, Fiorano, Maranello, Modena insieme alla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.
L’iniziativa del prossimo 6 giugno – organizzata dal Comune di Sassuolo in collaborazione con i Comuni di Fiorano e Maranello – ha il valore di una prima restituzione alla cittadinanza: per l’occasione i ricercatori dialogheranno con alcuni tra i protagonisti di questa lunga, complessa e ricca storia migratoria che interseca e connota la formazione del Distretto Ceramico.