Il Consiglio dell’Unione del Distretto ceramico ha approvato il rendiconto 2016, occasione per i consiglieri del Pd dell’Unione Chiara Ferrari e Giorgio Bonini per tracciare un bilancio del lavoro svolto e delle questioni che rimangono ancora da affrontare:
“Con circa 120mila abitanti siamo una delle Unioni più grandi in regione e, seppure una delle ultime a costituirsi, siamo già riusciti a far confluire nell’Unione, progressivamente, le principali funzioni, nonostante ragioni geografiche e socio-economico non abbiano reso semplice l’intero processo – afferma il capogruppo Pd Giorgio Bonini – I risultati di questo complesso lavoro sono evidenti nell’ambito dei servizi sociali e di quelli a tutela delle fasce più deboli che, con l’Unione, hanno fatto un salto di qualità. Siamo riusciti a mantenere i servizi vicini alle famiglie ed alle persone, ma la loro struttura di programmazione, progettazione, vigilanza è oggi uniforme per tutto il territorio del Distretto. Ad esempio, sul tema della casa e dell’assistenza domiciliare essere residente a Fiorano o a Palagano non fa differenza, i criteri di accesso sono gli stessi. In questo modo è stato anche possibile implementare nuovi servizi come il Centro di neuropsichiatria infantile, il Nucleo demenze, la Casa della salute pediatrica”. “Il rendiconto 2016 offre l’occasione per alcune concrete considerazioni sul significato dell’Unione, sul suo funzionamento e, in particolare, sui servizi che vengono erogati – afferma la consigliera Pd Chiara Ferrari – L’Unione è di fatto uno strumento con cui gli Enti, coi trasferimenti delle proprie risorse su determinate funzioni e l’accesso a importanti trasferimenti regionali, riescono a erogare servizi in maniera più sinergica ed efficace. Stiamo parlando di servizi di prima risposta al cittadino, con una reale utenza, come ampliamente dimostrato dal numero di accessi agli sportelli di accoglienza: questa forma di gestione, oltre ad essere l’unica possibile, va consapevolmente sostenuta”. “E questo è il valore aggiunto dell’Unione – conclude la consigliera Ferrari – non solo la salvaguardia dei servizi già consolidati, ma anche l’implementazione dell’offerta. Basti pensare ai progetti indirizzati alle problematiche adolescenziali, ai patti di cittadinanza per il contrasto alla povertà o alle attività contro la violenza sulla donne”. “Cogliamo, comunque, l’occasione del bilancio per segnalare agli amministratori alcuni punti critici su cui riteniamo che, nei prossimi mesi, occorra lavorare – conclude il capogruppo Bonini – Il conferimento graduale del personale, lo sportello unico per le imprese (SUAP), l’antisismica, i bandi UE e in generale la necessità di aumentare la capacità dell’Unione di intercettare fondi. In generale, comunque, occorre dare atto all’Amministrazione di aver saputo stare coi piedi per terra: a differenza di altri che forse si sono dati obiettivi troppo ambiziosi e ora devono fare marcia indietro, le scelte fatte ci consegnano una Unione con i conti a posto che è la pre-coondizione per affrontare le non facili sfide delineate”.