Home Cinema 25 anni dopo la Jugoslavia: raccontare la guerra attraverso il cinema

25 anni dopo la Jugoslavia: raccontare la guerra attraverso il cinema

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Venticinque anni fa, in piena Europa, uno Stato nato dopo la seconda guerra mondiale si disintegrava sotto i colpi di un conflitto atroce e apparentemente inspiegabile. Cosa mai aveva potuto ridar vita a fantasmi chiamati nazionalismo, campi di concentramento, pulizia etnica, stupro sistematico? Nei circa quattro anni che vanno dai primi massacri in Slavonia, nell’autunno del 1991, all’eccidio di Srebrenica, nel luglio del 1995, nella ex Jugoslavia e in particolare in quella Bosnia che ne rappresentava il cuore geografico e culturale, centinaia di migliaia di persone hanno perso tutto: documenti, casa, proprietà, identità. Quando non la vita.

Per ricordare e cercare di capire, l’Associazione Le Graffette, in collaborazione con la Biblioteca Comunale “N. Cionini”, propone due serate in cui saranno presentate altrettante pellicole di registi bosniaci, che raccontano il dramma degli anni novanta e del lunghissimo dopoguerra attraverso gli occhi dei protagonisti. Le pellicole, di rara bellezza saranno precedute da una breve introduzione – per inquadrare registi, attori, ambientazion – a cura di Matteo Pagliani, esperto di Balcani e autore del saggio “Breve storia della Bosnia Erzegovina: multiculturalità e conflitti nel cuore dei Balcani” (Le Graffette, 2012).

  • Giovedì 4 maggio, ore 20.30  “Il segreto di Esma” di Jasmila Ẑbanić, 2006
  • Giovedì 11 maggio, ore 20.30 : “Sole alto” di Dalibor Matanić, 2015

Biblioteca Comunale “N. Cionini” – ingresso libero e gratuito