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Approvato il bilancio dell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico

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I lavori del Consiglio dell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico sono stati preceduti ieri (22 marzo) dalla relazione di Massimo Annichiarico, direttore generale dell’Azienda USL Modena, sulla fusione Policlinico – Baggiovara e sulla rete ospedaliera.

Al centro della discussione amministrativa della seduta, le proposte di delibera legate al documento unico di programmazione (DUP) 2017-19, l’approvazione del bilancio triennale di previsione dell’ente, ed infine il conto preventivo anche per l’Istituzione per la gestione dei servizi alla persona. Tutte le delibere sono state approvate con voti favorevoli del gruppo PD e dei consiglieri Gilli e Bettelli (contrari i gruppi Forza Italia, Liste Civiche Unite, Movimento 5 Stelle).

Fra le scelte essenziali di questo bilancio, l’impegno a finanziare gli investimenti senza contrarre indebitamento e la destinazione del 75% delle risorse alle politiche sociali e per la famiglia. Fra i principali indicatori di attività del settore si evidenziano, nel 2016, 673 minori in carico ai servizi, 113 ospiti dei centri diurni per disabili, 27.783 accessi ai servizi territoriali, 304 utenti di assistenza domiciliare, 389 utenti del trasporto assistito, 85 utenti dei patti di cittadinanza.

Nella nuova programmazione 2017-19 sono previsti anche nuovi progetti di cittadinanza attiva, con la previsione di impegno nel volontariato per coloro che ricevono contributi dai servizi sociali.

Complessivamente, la parte di spesa corrente si assesta sui 15 milioni di euro per il 2017. Con queste risorse l’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico gestisce, oltre al sociale, coordinamento pedagogico e centri per le famiglie, sistemi informativi, centrale unica di committenza, protezione civile, sportello unico per le attività produttive, pubblicità e affissioni, nonché per i comuni di Palagano, Frassinoro e Montefiorino i servizi di polizia municipale, promozione turistica, vincolo idrogeologico, agricoltura e forestazione.

Non essendo delegate all’unione funzioni collegate alla riscossione diretta di imposte, rette o tariffe, questo bilancio si configura come un conto preventivo il cui 96% delle entrate sono costituite da trasferimenti comunali.

“Il bilancio approvato ieri – sottolinea la presidente dell’Unione Maria Costi – evidenzia come si sia evitato il rischio di aumentare la spesa pubblica. Per le funzioni conferite infatti, la spesa dell’Unione rimane al di sotto della spesa storica effettuata dalle singole amministrazioni locali per i medesimi compiti. Non è vero quindi che l’Unione costa di più dei Comuni: rappresenta anzi un’opportunità per semplificare, uniformare regolamenti e procedure per l’accesso dei cittadini, nonché una forma di efficientamento delle strutture degli otto Comuni che ne fanno parte: il lavoro di gruppo aumenta la qualità dei servizi”.

 

(immagine d’archivio)