Stando a una recente sentenza del giudice Paolo Siracusano del Tribunale di Modena, il crocefisso non deve essere presente nelle aule scolastiche quando in esse si svolgono le elezioni. La sentenza spiega anche che il simbolo religioso può invece rimanere durante le lezioni scolastiche, poiché rientra nella discrezionalità dello Stato.
La vicenda risale alla competizione elettorale dell’aprile 2008: in una sezione di Sassuolo, durante lo spoglio, un rappresentante della Lega Nord accusa una scrutatrice di aver fatto togliere il Crocefisso insistendo con il Presidente di seggio, ruolo ricoperto dal figlio della stessa. Il leghista denuncia il fatto ai carabinieri. Le indagini però mostrano che il fatto è falso poiché anche prima delle elezioni nella stessa aula non c’era alcun Crocefisso, ergo non poteva essere stato rimosso.
Ne seguono querele per diffamazione da parte di scrutatrice e figlio, ma la sentenza dice che chiedere di togliere il crocefisso dalle aule scolastiche quando sono usate come seggio elettorale è legittimo, data la laicità dello Stato per cui i due non possono sentirsi diffamati per un fatto, non avvenuto, che rientrava però nei loro diritti. e ha stabilito di dividere tra i contendenti le spese processuali.