Ieri sera, mercoledì 1 marzo 2017, si è riunita al Circolo Nuraghe di Fiorano Modenese, nell’ottocentesca sede di Villa Cuoghi, la giuria del premio ‘Visioni Sarde’, giunto alla quarta edizione, sezione della 23° edizione del Festival ‘Visioni Italiane’, organizzato dalla Cineteca di Bologna e giunto alle ultime battute dell’edizione 2017.
“E’ un festival dell’esordio, un luogo dove si mostrano documentari e cortometraggi di autori che stanno definendo il loro sguardo e sperimentando cosa e come raccontarlo. Opere che il mercato audiovisivo italiano fatica a riconoscere: non c’è da sorprendersi; il nostro è un paese che presta pochissima attenzione alle fasi chiave della creazione, al lungo percorso di formazione di un autore, al cammino che va dall’esordio al riconoscimento di sé” spiegano alla Cineteca.
Con ‘Visioni Sarde’, la Fasi, Federazione delle 70 Associazioni Sarde in Italia, vuole fare emergere e sostenere i talenti sardi, nonché valorizzare cortometraggi e mediometraggi ambientati in Sardegna e ha costituito un’apposita giuria per assegnare il primo premio di mille euro, il premio speciale Fasi e la menzione d’onore dopo una approfondita valutazione delle nove opere selezionate, quest’anno firmate da Mario Piredda, Silvia Perra, Paolo Zucca, Tomaso Mannoni, Bonifacio Angius, Massimo Loi e Gianluca Mangiasciutti, Andrea Marras, Gianni Cesaraccio e Matteo Pianezzi.
Al Circolo Nuraghe si sono ritrovati i componenti della giuria per Visioni Sarde: Paolo Pulina ( vicepresidente della Fasi), Bruno Mossa di Bologna, Bruno Culeddu di Firenze, il critico cinematografico Sergio Naitza, il direttore della Cineteca Sarda Antonello Zanda, lo scrittore Nello Rubattu, il commissario del Circolo Sardo di Bologna Antonio Gonario Pirisi, Franca Farina della Cineteca Nazionale Italiana, Giacomo Ganzu, uno dei due vicecoordinatori nazionali dei giovani della Fasi e il presidente del Nuraghe Mario Ledda.
Top secret il lavoro della giuria, che sarà reso pubblico nella cerimonia bolognese della serata del 2 marrone; espressi invece i complimenti per il Circolo Nuraghe, sempre più punto di riferimento apprezzato per l’organizzazione e la capacità di accoglienza, un luogo di incontro di cultura e di arte.
E’ anche questo un tassello dell’impegno per fare di Fiorano una città del cinema, che ha il suo momento più importante con l’Ennesimo Festival in programma a maggio, la rassegna internazionale che anche quest’anno ha ricevuto oltre mille corti da diverse nazioni.
E’ inoltre da sottolineare il fatto che il Circolo Nuraghe di Fiorano ha presentato alla Regione Sardegna un progetto intitolato “Le nostre storie ci guardano” che vuole essere un momento di riflessione per immagini tratte da documentari d’epoca sulla storia sociale ed economica della Sardegna nella seconda metà del Novecento. Il progetto e’ stato ammesso a finanziamento. Si spera che le risorse della Regione rendano effettivo questo finanziamento.