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Martedì 21 febbraio Reggio Emilia ospita Tahar Ben Jelloun. Due gli appuntamenti in programma

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Tahar Ben Jelloun, uno dei più importanti scrittori nordafricani, sarà a Reggio Emilia martedì 21 febbraio 2017 per un doppio appuntamento: il primo, dalle ore 10 nell’Aula magna dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia (viale Allegri 13), riservato alle scuole e il secondo, aperto alla città, alle ore 21 al Centro internazionale Loris Malaguzzi (viale Ramazzini 72). Intenso narratore e profondo saggista, Tahar Ben Jelloun è uno degli intellettuali più importanti del mondo arabo ed è considerato in Francia la voce più autorevole del mondo islamico e delle periferie in Occidente.

“Reggio Emilia una città nel mondo. Tramandare, Partecipare, Costruire” è il filo conduttore della giornata. Al mattino il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi converserà con Ben Jelloun sul tema della diversità culturale e del dialogo in presenza di oltre 350 studenti delle scuole superiori di Reggio Emilia. All’incontro saranno presenti anche l’assessore all’Educazione Raffaella Curioni e l’assessore alla Città Internazionale Serena Foracchia, del Comune di Reggio Emilia, e la vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia con delega all’istruzione Ilenia Malavasi.

L’incontro in programma alle 21, invece sarà aperto dallo stesso sindaco Luca Vecchi e coordinato dal presidente dell’Istituzione Scuole e Nidi dell’Infanzia del Comune di Reggio Emilia Nando Rinaldi. La serata sarà tradotta simultaneamente anche in francese e inglese.

“Ai nostri figli va detta la verità: abbiamo bisogno di parole scelte con cura”: partendo dal tema centrale del suo ultimo libro ‘Il terrorismo spiegato ai nostri figli’ (casa editrice La Nave di Teseo) Ben Jelloun approfondirà argomenti di estrema attualità. Come aiutare i nostri figli a liberarsi dalla paura? Come spiegare loro le ragioni di quello che sta accadendo, tra religione, storia, interessi economici e politici? Queste le domande a cui risponderà lo scrittore che, riflettendo sulla natura del terrorismo, avvierà una serie di considerazioni sulle specificità che contraddistinguono il nostro presente.

Quasi vent’anni dopo lo straordinario successo mondiale di ‘Il razzismo spiegato a mia figlia’, Tahar Ben Jelloun torna al cuore dell’attualità e, riflettendo sulla natura del terrorismo, ci offre un libro illuminante sull’importanza delle parole, sulla responsabilità a educare, sul rapporto non negoziabile con la verità.

Le porte apriranno al pubblico alle  20.30 fino ad esaurimento posti. L’incontro è gratuito.

La giornata è promossa da Comune di Reggio Emilia, Provincia di Reggio Emilia, Istituzione Scuole e Nidi d’Infanzia, Arci Reggio Emilia, Reggio Children, Fondazione Reggio Children Centro Loris Malaguzzi, Fondazione Mondinsieme e Fondazione E35.
Tahar Ben Jellounè nato a Fès (Marocco), ma ha trascorso la sua adolescenza a Tangeri e ha compiuto gli studi di filosofia a Rabat. Ha insegnato in un liceo a Tétouan e a Casablanca ed è stato collaboratore del Magazine “Souffles”. Nel 1971 si trasferisce a Parigi dove si iscrive a sociologia laureandosi dopo tre anni con una tesi sulla confusione mentale degli immigrati ospedalizzati.

Nel frattempo scrive, collabora regolarmente al giornale Le Monde e nel 1972 pubblica una raccolta di poesie. É molto noto in Italia per i suoi numerosi romanzi e per i suoi articoli che appaiono di frequente su La Repubblica. Con il Premio Goncourt assegnatogli per La Nuit sacrée nel 1987, diventa lo scrittore francofono più conosciuto della Francia.
Interviene con dibattiti e articoli sui problemi della società, soprattutto sul problema della periferia urbana e del razzismo. Con il libro Il razzismo spiegato a mia figlia e per il suo profondo messaggio gli è stato conferito dal segretario delle Nazioni Unite, Kofi Annan, il “Global Tolerance Award”.

È noto in Italia per i suoi numerosi libri, tra cui Creatura di sabbia (1987), L’amicizia (1994), Corrotto (1994), L’ultimo amore è sempre il primo? (1995), Nadia (1996), Il razzismo spiegato a mia figlia (1998, ripubblicato nel 2010 in una nuova edizione accresciuta), L’estrema solitudine (1999), L’albergo dei poveri (1999), La scuola o la scarpa (2000), Il libro del buio (2001, vincitore dell’International IMPAC Dublin Literary Award 2004), L’Islam spiegato ai nostri figli (2001, ripubblicato nel 2010 in una nuova edizione accresciuta), Jenin (2002), Amori stregati (2003), L’ultimo amico (2004), “La fatalità della bellezza” in Notte senza fine. Amore, tradimento, incesto con Amin Maalouf e Hanif Kureishi (2004), Non capisco il mondo arabo (2006), Partire (2007), L’uomo che amava troppo le donne (2010), La rivoluzione dei gelsomini (2011), Fuoco (2012), L’ablazione (2014), È questo l’Islam che fa paura (2015), Racconti coranici (2015).