Un aumento dei passeggeri del 2,9 per cento, un forte incremento nella vendita di abbonamenti annuali e mensili (+13 per cento, pari a 2.081 tessere in più), e un risparmio complessivo per gli abbonati urbani di Modena di quasi 95mila euro. Sono questi i principali effetti prodotti, nel periodo compreso tra agosto e dicembre 2016 (rispetto allo stesso periodo del 2015), dalla manovra di riordino delle tariffe urbane del trasporto pubblico.
A illustrare i primi effetti della manovra tariffaria urbana del trasporto pubblico, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta lunedì 6 febbraio in Municipio, sono stati l’assessore alla Mobilità del Comune di Modena Gabriele Giacobazzi e il presidente di Seta Vanni Bulgarelli.
“La manovra varata lo scorso 1 agosto – ha affermato Giacobazzi – nei primi cinque mesi di attivazione ha prodotto effetti in linea con gli obiettivi attesi: favorire la fidelizzazione nell’uso del servizio di trasporto pubblico incentivando l’utilizzo di titoli di viaggio multicorse o abbonamenti, riequilibrare gli oneri a carico dei cittadini a vantaggio degli utenti abituali (pendolari, studenti, anziani). I dati sono positivi ma si tratta di un bilancio parziale: occorre attendere almeno un anno di gestione per poter fare valutazioni più complete”.
Bulgarelli ha invece evidenziato che, “con la manovra, a un risparmio complessivo per gli abbonati sono corrisposti maggiori introiti per Seta (+5,6 per cento) derivanti sia dalla maggiore quantità di abbonamenti venduti sia dal maggiore valore unitario dei biglietti, recuperando così risorse da investire nel servizio. Le tariffe a Modena – ha proseguito – sono state contestualmente allineate a quelle in vigore negli altri territori e nelle altre città servite da Seta, al fine di superare le sperequazioni esistenti nel contributo a carico dei cittadini per servizi analoghi nei diversi bacini. Inoltre, con il provvedimento abbiamo fatto un passo avanti verso una progressiva integrazione territoriale attraverso titoli di viaggio utilizzabili nelle diverse aree. Voglio infine sottolineare – ha aggiunto – il valore sociale della manovra, che ha prodotto un risparmio consistente per le categorie che sono in maggiore misura obbligate, anche per ragioni economiche, ad utilizzare il trasporto pubblico a fronte di un maggiore esborso da parte degli utilizzatori occasionali”.
Nel dettaglio, rispetto allo stesso periodo del 2015, dall’1 agosto al 31 dicembre 2016, gli abbonamenti annuali sono passati dai 1.959 del 2015 ai 2.320 del 2016, con un aumento in termini assoluti di 361 tessere (+18,4 per cento). Gli abbonamenti mensili erano 13.984 nel 2015 e sono diventati 15.704 a fine 2016, con un aumento numerico di 1.720 tessere (+12,3 per cento). Gli utenti dei mezzi pubblici in città sono passati da 2.533.906 a 2.606.935, con un aumento di 73.029 unità (+2,9 per cento). Tali dati, però, non conteggiano le convalide dei titoli per pensionati e invalidi, in quanto non vi è omogeneità nei due periodi considerati per quanto riguarda le regole d’accesso al servizio. Inoltre, non sono prese in considerazione le convalide dei titoli di viaggio extraurbani, che con la manovra tariffaria possono ora essere utilizzati anche sui servizi urbani della zona di destinazione. Dall’1 novembre inoltre è cessato l’obbligo di sanzionare le mancate convalide da parte degli abbonati, quindi il dato è sicuramente sottostimato.
Gli abbonati mensili e annuali hanno risparmiato 94 mila 529 euro rispetto a quanto avrebbero speso con le tariffe in vigore fino al 31 luglio. Con la riduzione del costo dell’abbonamento mensile da 33 a 30 euro, un abbonato mensile che prima ‘viaggiava gratis’ dopo 14 giorni, oggi ottiene lo stesso risultato dopo 10 giorni.
I biglietti di corsa semplice venduti sono stati 887.369 contro i 979.283 del 2015, con una diminuzione assoluta di 91.914 unità (-9,4 per cento). Sono invece aumentati dell’1,4 per cento i titoli multicorsa, passati da 27.394 a 27.765. Nel complesso, il valore delle vendite per queste tipologie di titoli preferiti dall’utenza occasionale è comunque aumentato del 6,1 per cento, con un incremento di 89 mila 592 euro. Seta sta inoltre predisponendo una politica commerciale finalizzata ad incentivare ulteriormente l’utilizzo dei multi corse da parte dell’utenza occasionale.