Si intitola “Passato. 35 prose” il libro di brevi racconti pubblicato a fine settembre dal santilariese Tullio Masoni per la casa editrice bolognese Epika. E il passato è la materia di cui sono composti questi testi: ricordi autobiografici, percorsi intellettuali, sogni e proiezioni che giocano con i luoghi (speciale è il legame con Venezia…), la memoria e le età. Hanno titoli come “Il primo mare”, “Da una parte il canale si allunga…”, “Cicloamatori”, “La Guerra Fredda”… Alcuni sono ambientati nel “lungo” dopoguerra e negli anni del cosiddetto boom economico: lo si comprende dalle situazioni quotidiane, dai particolari che richiamano un vissuto collettivo, da allusioni ai “grandi eventi” che rimangono, però, sullo sfondo. Altri sono più vicini a noi e, in parte, ne risente il tono: dallo stupore dell’infanzia alla riflessione matura. La brevità non è solo un dato quantitativo; a dominare è l’accostamento fulmineo e l’economia espressiva: ciò ci viene detto e mostrato si completa in un “fuoricampo”.
L’occasione per saperne e capirne di più è giovedì 17 nove mbre in Biblioteca (ore 21.00). E il luogo per un incontro con l’autore non poteva essere diverso dal momento che Masoni ha passato in quei locali un pezzo consistente della propria vita dopo le origini correggesi e gli anni Sessanta trascorsi a Roma. Erano gli esordi della Biblioteca, un periodo di grandi eventi e partecipazione di cui Masoni è stato sicuro protagonista con la sua attività di operatore culturale, ma non solo: impegnato in politica, esperto di cinema con collaborazioni a riviste nazionali e libri su Marco Ferreri e Andrej Tarkovskij, cultore dell’arte, dello sport (il basket, in particolare) e della poesia con diverse pubblicazioni a partire dagli anni Ottanta. Volendo individuare un tratto comune lo si potrebbe trovare proprio nel rapporto costante con la scrittura che, in qualche modo, si completa nell’approdo alla narrativa.
La copertina del libro ritrae una trapezista in equilibrio sull’attrezzo. Essa si ispira al racconto “L’acchiappacani” nel quale si narra del ricordo infantile dell’arrivo del circo, di strani personaggi di paese, di un cinematografo nel quale si proietta “La strada” di Fellini. Un testo dove letteralmente si “viaggia” nel tempo: un semplice gesto può aprire cortocircuiti emotivi e figure care, umili o trascurate assumono rilievo. Al di là della nostalgia e della consolazione, il “passato” di Masoni consiste forse proprio in questo equilibrio: qualcosa di minino, parziale ed effimero, talvolta folgorante, sicuramente prezioso.
L’incontro rientra nella rassegna “Incontri con l’autore” della Biblioteca. Il prossimo appuntamento è per sabato 26 novembre per la presentazione di “Con la luce dei tuoi occhi”, libro dedicato alla sindrome di Rett, che vedrà la partecipazione del grande illustratore Roberto Innocenti.