Anche quest’anno il festivalfilosofia ha vinto la sua sfida, segnando il tutto esaurito e facendo riflettere tre città. Modena, Carpi e Sassuolo da venerdì 16 settembre a oggi si sono riempite di giovani, studenti, stranieri e cittadini di ogni età, nonostante il maltempo che ha accompagnato la giornata di apertura, ma non ha minimamente scoraggiato le migliaia di persone accorse per seguire le lezioni magistrali dei grandi pensatori. E ne valeva la pena: mai come in questa edizione è emersa l’originalità di un festival in cui tutti i filosofi si sono messi in gioco affrontando un argomento non usuale – l’agonismo – e producendo relazioni e indagini innovative. Originale e inedito anche il modo in cui le tre città coinvolte hanno messo in gioco se stesse, con la proposta di mostre e patrimoni artistici che hanno fatto riscoprire un passato in alcuni casi poco conosciuto.
Molto soddisfatti gli organizzatori, come sottolinea Anselmo Sovieni, presidente del Consiglio direttivo del Consorzio per il festivalfilosofia e membro del Consiglio d’amministrazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena: “Un dato emerge su tutti: l’aumento degli stranieri, ma soprattutto di giovani e giovanissimi, con classi provenienti anche dal sud Italia; le date di questa edizione, infatti, hanno consentito di intercettare l’apertura delle scuole e di coinvolgere un numero ancora maggiore di studenti che hanno risposto alla nostra chiamata. Dal punto di vista numerico il pubblico delle lezioni magistrali è in linea con quello dello scorso anno, con almeno 90mila presenze; il programma artistico, con oltre 70mila presenze, ha sofferto di più per il maltempo di venerdì: la cancellazione di alcuni spettacoli, la capienza ridotta delle sedi e la difficoltà di spostamento hanno fatto registrare un calo fisiologico dei presenti (dal 15 al 20%). La pioggia, però, ha bagnato ma non fermato il nostro pubblico, tenace, attento e intelligente”.
È “Arti” il tema della prossima edizione. Un argomento complesso, come tutti quelli scelti finora, come sottolinea Michelina Borsari, direttore scientifico del festival: “L’edizione 2017 del festival sarà dedicata alle arti e ne esplorerà la radice comune con le tecniche, che si manifesta negli oggetti “fatti ad arte”, con la maestria che accomuna artisti e artigiani in tutti i campi del produrre, anche quelli ad alta tecnologia. Si indagherà il carattere artificiale non solo delle opere, ma della stessa umanità nell’epoca in cui le biotecnologie permettono la manipolazione e riproduzione della vita. E si punterà a guardare dentro le officine e gli atelier, per far emergere i procedimenti e le forme della creazione artistica contemporanea”.
Tullio Gregory, membro del Comitato scientifico del Consorzio per il festivalfilosofia, sottolinea come il nuovo tema consenta di affrontare molteplici nodi di riflessione, ma partendo da una radice comune: “E’ la téchne greca la matrice da cui si dipanerà l’edizione 2017: un termine che comprende non solo quelle che noi abbiamo poi chiamato le arti belle, ma ciò che definiremmo “arti e mestieri”. Specifica Remo Bodei, Presidente del Comitato scientifico del Consorzio per il festivalfilosofia: “Il tema delle arti è estremamente ricco e legato al “saper fare” ed è stato scelto non a caso in un territorio con grandi eccellenze di matrice artigiana: da Modena con la sua tradizione enogastronomica e motoristica, a Carpi con il suo distretto tessile e Sassuolo con quello ceramico”.